Con occhi colmi di curiosità

Storia scritta da Giulia
Giulia - Studio e Formazione

Mi chiamo Giulia Demi, ho 26 anni e sono un’Infermiera.

Quando parlo di me, della mia formazione e del mio lavoro, incontro sempre occhi colmi di curiosità, perplessità inespresse, scetticismi e tanta voglia di conoscere meglio quel che faccio nella vita. In Italia, la mia professione è rimasta per molti anni in una sorta di latenza immeritata, sconosciuta e misconosciuta, per molto tempo depauperata della propria importanza e complessità, surclassata da esigenze che troppo spesso dimenticano che ciò di cui ci occupiamo è la Salute di ognuno di noi.
Ogni giorno il mio lavoro è prendermi cura delle Persone ed assolvere, in collaborazione con gli altri sanitari, ai loro bisogni di Salute. ”Tutto semplice” direte voi, e mi piacerebbe molto fosse davvero così perché significherebbe identificare ”il bisogno Salute” come un bisogno privo di complessità, o ce l’hai o non ce l’hai e, se ce l’hai, non lo vuoi.

Ma allora a che cosa servono, dunque, gli Infermieri? ”Non a granché” direte sempre voi, e a me continua a piacere molto l’idea che possa essere così, sarei persino in grado di adattarmi perfettamente a tale idea, se così davvero fosse. Ma la realtà è ben diversa.  La realtà è che la Salute di ognuno di noi è una vera e propria Eccezionalità di cui nessuno dovrebbe approfittarsi, è uno stato così delicato, bello e prezioso che diventa molto semplice romperne gli equilibri, turbarne in qualche modo l’armonia.

Passare dallo stato di Salute a quello di Malattia, spesso è un processo che richiede tempo, lo stesso tempo che un attimo prima ti fa credere vada tutto bene, che funzioni tutto perfettamente, ed un attimo dopo ti fa cadere in un oblìo di sensazioni senza via di uscita, di dolore totale, di insormontabile paura, dell’assurda richiesta da parte del nostro organismo di sopperire a bisogni che ora non siamo più in grado di assolvere in totale autonomia: ed è in questo momento di totale perdizione, angoscia e disorientamento che subentrano ciò che sono, il mio lavoro e la mia formazione -assieme a quello di molti altri Professionisti che, come me, hanno deciso di prendersi cura delle Persone, della loro vita in ogni sfera della loro esistenza e di creare percorsi che non lascino spazio a libere interpretazioni, ma che siano in grado di esser faro in mezzo alla tempesta, capaci di donare chiarezza, conforto e comprensibilità.

Sono molto stimolata da ciò che studio e la mia intenzione non è quella di fermarmi qui

Mi sono laureata in Infermieristica nel 2015: fu un turbinio di emozioni mal conciliabili tra loro. 110 e Lode, sì, eppure ancora non riuscivo a colmare il gap che piano piano cominciava a farsi strada tra ciò che apprendevo durante i miei esami in Università ed il mio Tirocinio, previsto dal corso di Laurea stesso, che allora svolgevo presso il Presidio Ospedaliero di Livorno, città in cui abito. E fu proprio in quel 3 novembre 2015, nel giorno della mia Laurea, che capii che siamo al cospetto di un mondo che cambia, di una Sanità in divenire e, perciò, occorreva adattarsi. Ed in fretta.

Grazie a Giovanisì ho avuto l’opportunità di accedere al Voucher per l’alta formazione in Italia appena dopo la mia laurea, in Anno Accademico 2015/2016, permettendomi di frequentare il master di primo livello in management per le funzioni di coordinamento nelle aree delle Scienze Infermieristiche, Ostetriche ed Infermieristiche Pediatriche presso l’Università di Pisa. Percorso formativo indispensabile per me e per il mio agire professionale: ero finalmente in grado di capire ed essere parte attiva, integrante e consapevole dei servizi offerti al cittadino ed al suo bisogno di Salute. Nozioni che fino ad allora non rientravano certo tra le mie competenze. Diventavo, sostanzialmente, sempre più capace di dar risposte concrete e fondate scientificamente, riuscivo a collaborare meglio con gli altri Professionisti.

Fu un anno molto impegnativo per me, quello con Giovanisì ed il mio master, perché contemporaneamente uscì il Concorso Pubblico ESTAR in Regione Toscana che poteva darmi l’opportunità di fare finalmente il lavoro che amo, quello per cui stavo investendo energie fisiche ed intellettuali. Ebbene, grazie anche alle conoscenze e competenze sviluppate in seguito al conseguimento del Master, riuscii a superare brillantemente il Concorso Pubblico e ad entrare a lavorare a tempo indeterminato, nell’aprile 2017, nel Presidio Ospedaliero di Livorno (Asl Nord-Ovest), città in cui sono nata ed in cui attualmente vivo.

Ma non finisce qui perché, in preda all’entusiasmo, ancora grazie alla mia istruzione e all’opportunità datami da Giovanisì, sono riuscita ad accumulare il giusto punteggio ed il giusto background formativo per rientrare e quindi superare il test di accesso alla Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche (20 posti disponibili presso l’Università di Pisa e non poca richiesta e partecipazione), in cui attualmente sono iscritta, in corso, e per cui sto preparando la tesi. Attualmente lavoro in Nefrologia/Dialisi, cerco in ogni situazione di dare contributi propositivi e stimolanti, con la speranza tutto questo possa gettare alcune basi per essere al passo con questa Sanità che cambia, che è in divenire, e con questa necessità di Salute che si trasforma al ritmo dei tempi.

Ho molti progetti per me, per il mio futuro. Sono molto stimolata da ciò che studio e la mia intenzione non è quella di fermarmi qui, appena all’inizio. Il tempo fugge, non possiamo certo farci trovare impreparati o superati. Quindi grazie Giovanisì, sono nata con voi e con le vostre opportunità.

 

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