L’ITS è stato un trampolino di lancio nel mondo del lavoro

Marco - Studio e Formazione

Marco ha scelto di formarsi svolgendo un corso ITS – Istruzione Tecnica Superiore della Fondazione Energia e Ambiente, opportunità cofinanziata dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì. Per lui il forte mix tra teoria e pratica che caratterizza questo tipo di percorsi, ha rappresentato la scelta giusta per inserirsi nel mercato del lavoro.

Marco come sei venuto a conoscenza di questa opportunità?

Stavo frequentando il primo anno di università a Roma nella facoltà di ingegneria energetica. Fin dall’inizio mi sono reso conto che il percorso universitario non era adatto alle mie ambizioni, e quindi ho iniziato a guardarmi intorno cercando un percorso formativo che unisse di più teoria e pratica e guardasse maggiormente al mercato del lavoro nell’ambito dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili. Dopo un’attenta ricerca online su tutto il territorio italiano, ho deciso che il corso che rispondeva perfettamente alle mie esigenze era proprio quello al quale mi sono successivamente iscritto promosso dall’ITS Energia e Ambiente. Pochi mesi dopo mi sono quindi trasferito a Colle di Val D’Elsa e ho iniziato questa nuova esperienza.

Quali sono secondo te le principali qualità dei corsi ITS, anche da un punto di vista di prospettive lavorative?

Le richieste del mondo del lavoro e delle aziende sono spesso molto specifiche e tecniche, soprattutto in un ambito come quello della sostenibilità ambientale nel quale il quadro delle innovazioni è in continuo aggiornamento. L’ITS dà l’opportunità, in due anni di studio, di raggiungere una formazione molto specifica, basata su una solida cornice accademica unita a moltissima pratica.

Un percorso che consiglio sia per la preparazione tecnica che per le opportunità che offre

L’aspetto sicuramente più innovativo e vincente di questi percorsi è proprio questo forte mix: i docenti ad esempio, sono professori universitari ma anche manager e persone vicine al mondo industriale e poi sono previste molte ore di stage, sia all’estero che in Italia. Lo stage è proprio l’aspetto che mi è servito di più rispetto al percorso lavorativo: ho fatto un’esperienza molto bella in uno studio di ingegneria a Valencia in Spagna e ho deciso in seguito di continuare a cercare opportunità in ambito internazionale. Insomma, il corso mi ha preparato e inserito al meglio nel mondo del lavoro. Attualmente poi ho deciso di proseguire i miei studi iscrivendomi ad un’università inglese e ho avuto la possibilità di accedere direttamente al terzo anno accademico, poiché mi vengono riconosciuti tutti i crediti acquisiti durante il biennio ITS. Anche in questo caso l’ITS ha rappresentato una grande risorsa

Consiglieresti di frequentare un corso ITS?

Sicuramente sì. Io fin dal liceo avevo le idee molto chiare sul tipo di settore in cui mi sarebbe piaciuto lavorare, quindi per me è stata l’occasione giusta. Il mio consiglio è prima di tutto informarsi bene, capire in che settore si vuole entrare e quali opportunità esistono. L’ITS è sicuramente un percorso che consiglio sia per la preparazione tecnica che per le opportunità che offre.

Intervista pubblicata il 31/08/2020

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