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Studio l'Industria 4.0 per l'agricoltura

Alessandro - Studio e Formazione

Intervista a Alessandro Bartolini, 29 anni, beneficiario di una borsa di dottorato internazionale Pegaso, opportunità promossa dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì, intervenuto alla prima tappa di “Giovanisì in tour” con il Presidente Eugenio Giani, a cui hanno partecipato oltre 100 ricercatrici e ricercatori delle borse Pegaso. A cura di Marco Martinelli, divulgatore scientifico Scuola Superiore Sant’Anna⁣⁣⁣⁣.

Alessandro, il tuo corso dottorato in Smart industry presso l’Università di Pisa studia il mondo dell’agricoltura, della sostenibilità e della sensoristica. Per un periodo hai studiato all’estero, alla Wright State University in Ohio, vuoi parlarcene?

Il mio ambito di ricerca verte sui sistemi di monitoraggio in ambito agricolo, in particolare allo scopo di studiare e prevenire le malattie delle piante e si inserisce all’interno di un progetto più ampio, che prevede una collaborazione con l’istituto IBE del CNR di Firenze. I vari aspetti analizzati all’interno di questo sistema sono quello sensoristico, lo scambio wireless dei dati e l’autonomia energetica delle stazioni prototipo realizzate. Infatti, grazie al periodo di studio presso la Wright State University di Dayton (Ohio), è stato possibile realizzare un prototipo di convertitore che ottimizza l’energia erogata dai pannelli fotovoltaici allo scopo di ricaricare le batterie agli ioni di litio che alimentano i sensori. Tale convertitore è stato progettato per migliorare l’efficientamento in condizioni di scarsa luce solare come nei periodi autunnali ed invernali.

Il tuo dottorato riguarda principalmente l’industria 4.0 applicata al mondo dell’agricoltura e della sostenibilità anche in vista del cambiamento climatico. A questo proposito mi sembra utile, per esempio, uno dei vostri applicativi caratterizzati da alcuni sensori che misurano il livello di umidità del terreno consentendo così di risparmiare preziose risorse idriche.

Certamente, il sistema permette di monitorare temperatura e umidità sia del terreno che dell’aria, ma anche altri parametri come la radiazione solare e informazioni provenienti da vari sensori ottici. Lo scopo è quello di effettuare una mappatura completa del terreno e quindi permettere alle aziende agricole di risparmiare risorse idriche e allo stesso tempo, rispettare l’ambiente e limitare l’utilizzo dei prodotti chimici.

Intervista pubblicata il 15/3/2021
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