Andare avanti, nonostante tutto

Sara - Studio e Formazione

Sara sta frequentando uno dei percorsi di Istruzione Tecnica Superiore ITS cofinanziati dalla Regione Toscana, nell’ambito di Giovanisì. L’abbiamo intervistata per scoprire come e con quali modalità, in questo periodo di emergenza legata al Covid-19, sta proseguendo il percorso di formazione e alta specializzazione.

Ci racconti quale corso ITS frequenti e cosa studi?

Frequento il corso profarmabio-19 presso l’ITS Fondazione Vita. É un corso di Istruzione tecnica superiore che riguarda l’automazione dei processi produttivi in ambito farmaceutico e biotecnologico. All’inizio abbiamo fatto un formazione generale di su materie trasversali, ad esempio abbiamo svolto un modulo di inglese, di economia aziendale, marketing, tutte materie che avevano l’obiettivo di fornirci una competenza di base per poi affrontare tutto il resto del percorso. Da poco abbiamo iniziato le discipline più specifiche, come quelle di  programmazione informatica, produzione farmaceutica, industria 4.0 ecc..che sono più tecniche e ci serviranno per svolgere la professione.

Non tutti hanno avuto la possibilità di proseguire il proprio percorso in un momento così difficile

La figura lavorativa per la quale sto studiando agisce e opera nella produzione del settore chimico farmaceutico, gestendo i processi di produzione nell’ottica dell’industria 4.0 e quindi della quarta rivoluzione industriale attualmente in corso. Andremo ad agire soprattutto sulle attrezzature, quindi ad esempio sulle macchine, infatti studiamo molta programmazione, informatica e materie che affronteremo successivamente come meccanica, elettronica e elettrotecnica.

Avete trovato delle modalità per portare avanti il percorso di studi, nonostante il periodo di emergenza che stiamo vivendo?

Sì, tramite una piattaforma per lezioni on-line. Vediamo  i docenti e i coordinatori del corso, mentre noi studenti possiamo soltanto ascoltarci, anche per evitare di intasare troppo la linea che in questo momento è ovviamente utilizzata anche da altre classi. Tramite la piattaforma il docente può condividere lo schermo con noi studenti e farci vedere slide, video o documenti necessari per la lezione, e noi possiamo prendere appunti e fare domande. I professori sono molto disponibili, siamo fortunati.

Come vi state trovando con queste nuove modalità di studio?

In realtà molto bene, ovviamente non è la stessa cosa che essere in classe e potersi vedere faccia a faccia. Però in questo momento di difficoltà per tutti, penso sia stato un bel gesto da parte dell’organizzazione generale quello di attivarsi e darci la possibilità di utilizzare questo strumento. Non tutti hanno questa possibilità,  in un momento così difficile vuol dire non perdere ore e proseguire il proprio percorso, anche se non è la stessa cosa del lavoro in presenza, certo. Sono tutti molto impegnati per far si che tutto questo funzioni e noi come studenti accettiamo la cosa a braccia aperte. Non ci si ferma nonostante tutto.

 

Intervista pubblicata il 17 Aprile 2020

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