Come scrivere manuali di istruzione "smart"

Elena - Studio e Formazione

Intervista a Elena Coli, 28 anni, beneficiaria di una borsa di dottorato internazionale Pegaso, opportunità promossa dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì, intervenuta alla prima tappa di “Giovanisì in tour” con il Presidente Eugenio Giani, a cui hanno partecipato oltre 100 ricercatrici e ricercatori delle borse Pegaso. A cura di Marco Martinelli, divulgatore scientifico Scuola Superiore Sant’Anna⁣⁣⁣⁣.

In molti casi, quando utilizziamo un elettrodomestico, dobbiamo trovare delle informazioni all’interno di un corposo manuale di istruzioni, talvolta di non facile comprensione. In che modo la tua ricerca all’interno del corso di dottorato in Smart Industry, presso l’Università di Pisa, è connessa (anche) a questa problematica?

Mi occupo di analisi automatica dei testi tecnici, quindi tutti quei testi con cui un’azienda ha a che fare quotidianamente. Sostanzialmente l’esempio a cui ti riferivi è quello relativo all’analisi del testo di un manuale di manutenzione che è enorme ma contiene una quantità di conoscenza smisurata che spesso è molto difficile da fruire da parte degli utenti. Lo scopo del mio dottorato, più ampiamente, è quello di supportare chi ha bisogno di una specifica conoscenza contenuta all’interno dei documenti e che è per definizione difficile da fruire, come appunto quella contenuta all’interno dei manuali. Per questo è importante sviluppare dei tool che permettano di supportare questi utenti. Ovviamente l’applicazione è quella tipica del business. Alcuni esempi sono le analisi brevettuali oppure la previsione delle traiettorie tecnologiche a partire dai documenti.  Un altro esempio di applicazione sono le specifiche tecniche: bisogna capire ciò che il cliente vuole all’interno di un testo di migliaia di pagine e trasformarlo in maniera automatica in una specifica di prodotto o di servizio.

Io so che il dottorato Pegaso permette non solo la collaborazione con aziende ma anche di svolgere periodi all’estero con altri enti universitari, di ricerca o altre aziende straniere. I dottorati Pegaso esistono già dal 2011 quando sicuramente era più facile spostarsi. Nonostante i viaggi all’estero si siano ridotti molto, so già che stai collaborando con un’università tedesca.

Sì, collaborerò con l’università di Karlsruhe in Germania fino al 31 luglio 2021. Stiamo lavorando ad un sistema di rilevazione automatica di tempi e metodi in un setting aziendale all’interno di una learning factory ed io mi occuperò dell’analisi del dato che uscirà dall’installazione di questo sistema. Purtroppo non sono riuscita a partire l’anno scorso per ragioni legate al Covid, ma spero di riuscire a partire entro il 31 luglio per un periodo di almeno due mesi per conoscere questa realtà in presenza.

Intervista pubblicata il 9/3/2021
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