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Ritorno alla terra

Silvia - Fare impresa

Una passione che si tramanda di generazione in generazione. È quella per l’agricoltura, che caratterizza l’esperienza della studentessa Silvia, 24 anni, beneficiaria del bando “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori”, promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì e finanziato dal PSR 2014-2020.

Silvia, tu sei stata beneficiaria del bando “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori”, che rientra nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Come hai scoperto questa opportunità?

Ho scoperto il bando grazie alla Coldiretti. In quel momento avevo da poco iniziato a frequentare l’università – mi sto attualmente laureando in Storia dell’Arte a Firenze -, ma avevo sempre covato l’ambizione di creare una mia impresa agricola.

Si può dire che la passione per l’agricoltura sia un affare di famiglia, dato che l’hai ereditata da tuo nonno. Che cosa ti ha spinto ad intraprendere questa strada?

Sì, mio nonno aveva un vivaio e il mio progetto imprenditoriale nasce anche dalla volontà di riutilizzare quelli che erano una volta erano gli spazi della sua impresa. Ma l’idea di iniziare la mia attività nel mondo dell’agricoltura, e sopratutto la scelta di dedicarmi alla produzione di farine per celiaci, deriva sopratutto dal fatto che mia sorella soffre di questa intolleranza e dalla consapevolezza che sono molto poche le aziende che producono questa tipologia di prodotti. In ultimo, aggiungerei anche il desiderio di valorizzare il mio territorio: l’aretino.

Avevo sempre covato l’ambizione di creare una mia impresa agricola

Ci racconti di che cosa si occupa, nello specifico, la tua azienda?

Principalmente produciamo farine da grano saraceno e mais e ci occupiamo di tutte le fasi produttive dei cereali: dalla semina alla coltura, dalla macinatura a pietra nel mulino alla commercializzazione. In più, oltre a questa attività principale, produciamo il nostro olio d’oliva e, piano piano, stiamo cercando di estendere le nostre colture e ampliare l’attività.

Che consiglio daresti a un giovane che, come te, desidera dedicarsi all’agricoltura ma non sa da dove partire?

Quando parti da zero ci sono molte difficoltà, e queste bisogna metterle in conto. Credo che il primo passo sia quello di chiedere consiglio a persone che sono esperte dell’ambito in cui si vuole creare un’impresa. Poi, ritengo necessario avere molta pazienza, e non avvilirsi di fronte al primo ostacolo che si incontra, e naturalmente avere delle idee belle forti.

Intervista effettuata il 23 luglio 2019

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