Salvatore / #fareimpresa

Il mondo della musica può ripartire collaborando e innovando

Salvatore - Fare impresa

Salvatore è beneficiario del bando Creazione d’Impresa – Microcredito, promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Gioavnisì tramite il quale ha aperto una scuola di musica in Versilia. Dopo la chiusura causata dell’emergenza Covid19, stanno ora immaginando nuove iniziative da mettere in campo per ripartire

Salvatore, ci racconti di più sulla tua l’attività?

Grazie al contributo di Giovanisì ho deciso di trasformare la mia passione in lavoro e fondare l’Accademia musicale della Versilia. Promuoviamo soprattutto corsi musicali rivolti a studenti ma ne abbiamo molti anche rivolti ad adulti e professionisti. Attualmente abbiamo attivato corsi su tutti gli strumenti musicali e diversi ambiti professionali come ad esempio canto e vocal coach, composizione musicale, musicoterapia, produzione musicale e self management. Le nostre attività poi si arricchiscono anche di master class con artisti internazionali e di progetti di educazione musicale all’interno delle scuole toscane.

Questo periodo ci è servito per capire quanta importanza hanno gli eventi culturali nelle nostre vite

La crisi legata all’emergenza Covid19 ha toccato anche la vostra scuola, come è cambiata la vostra attività e quali iniziative avete in mente per ripartire?

Prima di tutto abbiamo cercato di agevolare i nostri iscritti dal punto di vista economico, ed ora, con la riapertura della scuola, abbiamo deciso di non aumentare in nessun modo i prezzi che avevamo prima del Covid19 ma anzi di rendere gratuita la quota di iscrizione. A livello progettuale questo periodo ci ha fatto molto rivalutare il valore dei social network, ed infatti ora li utilizziamo molto per raccontare la storia della nostra accademia e le varie attività che stiamo mettendo in campo per ripartire. L’accademia usualmente in estate rimane chiusa, quest’anno abbiamo invece deciso di aprire ed organizzare iniziative educative/dedicate per bambini e ragazzi, concerti ed eventi culturali, ovviamente tutto nel rispetto delle normative di sicurezza. Un’idea che abbiamo avuto è quella di rivolgerci ad un nuovo pubblico proponendo attività musicali gratuite a ragazzi e ragazze in vacanza sulle coste della toscana, dandogli la possibilità di fare musica o frequentare degli eventi didattico-musicali.

Anche il settore didattico/musicale ha dovuto adeguarsi inevitabilmente alle misure restrittive per il contrasto dell’epidemia. Su cosa è necessario puntare, secondo te, in un momento come questo, per rilanciare un’attività in quest’ambito?

Penso che il primo elemento fondamentale sia la collaborazione fra strutture e organizzazioni con obiettivi simili, questo può portare ad un’unione e ad un sostegno reciproco in termini di pubblico e di visibilità che può essere la chiave per rilanciare questo settore. In secondo luogo penso che dopo il periodo di lockdown sia importante fare tesoro delle innovazioni positive sperimentate, come ad esempio l’utilizzo della tecnologia, grande risorsa anche per il nostro ambito. Bisogna immaginare un’educazione musicale diversa, che sfrutti a pieno queste potenzialità. Infine, per quanto riguarda gli eventi in ambito culturale, questo periodo forse ci è servito per capire quanta importanza hanno questo tipo di attività nelle nostre vite. Quindi credo sia fondamentale puntare su una ripartenza dal vivo che deve essere supportata e sostenuta da istituzioni e privati.

 

Intervista pubblicata il 26 Giugno 2020

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