Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
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Coinvolgere nel progetto Giovanisì – che aiuta le nuove generazioni della nostra regione – anche i ragazzi stranieri di origine toscana che arrivano per seguire i corsi di lingua e cultura italiana organizzati dalla Regione e dalle Università di Siena e Pisa, oppure che si sono aggiudicati una borsa Mario Olla. É stato questo uno dei temi centrali dell’incontro che si è tenuto lo scorso 2 febbraio a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati, al quale ha partecipato il presidente vicario dell’assemblea dei toscani all’estero, l’avvocato Nicola Cecchi. “Sono convinto – ha detto Cecchi rivolto ai trentadue ragazzi – che sviluppo e prosperità di questa regione dipendono dai giovani. Coinvolgervi in un progetto ambizioso come Giovanisì è una scommessa che apre nuovi scenari. I giovani devono far tesoro dell’esperienza degli adulti. Ma in un mondo che cambia in continuazione devono essere i giovani a trainare gli adulti e non il contrario, come sento spesso dire. Siete qui per diventare protagonisti e non per farvi indicare la strada”.

Ad illustrare i contenuti del progetto Giovanisì è intervenuto il coordinatore, Carlo Andorlini, che ha spiegato le possibilità di coinvolgimento, immediate e future. “Delle varie opportunità che il progetto mette a disposizione – ha detto Andorlini – i tirocini in realtà toscane, la formazione e la mobilità potrebbero aprire canali da sviluppare. Senza poi dimenticare il servizio civile regionale che, essendo aperto anche agli stranieri, offre altre interessanti possibilità”.

I trentadue ragazzi, prima di arrivare a Palazzo Strozzi Sacrati, hanno visitato il museo Gucci e quindi sono stati ricevuti in Consiglio regionale dalla Commissione Affari Istituzionali. Ventiquattro di loro hanno frequentato a Siena il corso di lingua e cultura italiana e da ieri, fino a sabato, partecipano ad un percorso formativo sulla realtà produttiva ed imprenditoriale organizzato da Confindustria Firenze. Gli altri otto sono borsisti Mario Olla, impegnati in stage presso aziende toscane: tre nel settore della moda, due in quello della comunicazione, uno in uno studio di architettura, uno nel settore del giornalismo e uno in quello del restauro.

La maggioranza proviene dal sudamerica: diciasette dall’Argentina, otto dal Brasile, due dal Paraguay e uno dall’Uruguay. Dei restanti tre arrivano dall’Australia e uno dal Sud Africa.

Guarda il servizio di intoscana.it sul canale Youtube di Giovanisì

 

Fonte notizia: www.intoscana.it