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Studenti della Normale potranno frequentare corsi, seminari, avere accesso ai laboratori della Sapienza di Roma. E viceversa. Anche i professori si scambieranno i ruoli da una realtà universitaria all’altra. Obiettivo: mettere a sistema le eccellenze italiane

Studenti della Normale di Pisa che frequentano corsi, seminari, hanno accesso ai laboratori e alle biblioteche della Sapienza di Roma. Stesse opportunità per gli allievi della Sapienza che vogliono andare a Pisa. Professori che vanno e vengono dalle due realtà universitarie. E’ nata la rete degli studenti e dei docenti che favorisce i contatti tra la Normale di Pisa e la Sapienza di Roma.

L’obiettivo è ampliare le opportunità di formazione e ricerca delle due scuole di studi superiori permettendo agli studenti dei corsi di laurea, laurea magistrale e dottorato di vivere di arricchire il proprio bagaglio culturale usufruendo delle esperienze sviluppate nei settori specifici delle realtà universitarie di eccellenza.

L’accordo, firmato  nei giorni scorsi tra il direttore della Normale, Fabio Beltram, e il direttore della Scuola Superiore di Studi Avanzati della Sapienza Università di Roma, Alessandro Schiesaro, promuove la mobilità di professori e allievi nell’ambito delle due realtà universitarie.

Ma non finisce qui. L’iniziativa, infatti, non riguarda solo Roma e Pisa, ma è a più largo raggio. Sono le università italiane nel loro insieme che vogliono fare sistema cercando di attrarre i migliori studenti dall’Italia e dall’estero secondo una logica di formazione specialistica che si apre.

Le attività di formazione della Scuola Superiore di Studi Avanzati Sapienza si concentrano sulle Scienze giuridiche, politiche, economiche e sociali, nelle Scienze della vita, Scienze e tecnologie e Studi umanistici. L’offerta si integra con le aree disciplinari della Normale che dal prossimo anno estenderà i corsi fuori dalle proprie tradizionali aree delle scienze d elle lettere. Soddisfatto il direttore della Normale Fabio Beltram: “Per noi è un primo passo importante per sostenere l’eccellenza”.

 Articolo di Samuele Bartolini, www.intoscana.it