Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
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L’ateneo vince un bando dell’Unione Europea. Verranno prodotti motori rispettosi dell’ambiente, con la collaborazione di imprese locali e società spin-off

La ricerca toscana continua a centrare il bersaglio. Stavolta tocca al Dipartimento di Ingegneria Civile e industriale dell’Università di Pisa che si è aggiudicato, insieme a due imprese locali (la società Catarsi e AM Testing), un bando di Clean Sky per progettare motori meno inquinanti per gli aerei.

Il progetto – promosso da Avio – porterà al consorzio pisano un finanziamento di circa 2,1 milioni di euro, a fronte di un volume di attività del valore di 3,1 milioni di euro, che coinvolgerà oltre al consorzio una fitta rete di subfornitori locali. La sfida consiste nel garantire “cieli più puliti” con la progettazione e realizzazione di un complesso sistema di prova finalizzato a verificare sperimentalmente le caratteristiche di una innovativa trasmissione meccanica, Power Gearbox (PGB), sviluppata per il motore aeronautico Geared Turbo Fan di futura generazione.

“L’architettura del Geared Turbo Fan – spiega il professor Marco Beghini del’Università di Pisa – consente di disaccoppiare meccanicamente l’elica del velivolo dall’albero della turbina tramite l’inserimento di una Power Gearbox, basata su un potente e sofisticato rotismo epicicloidale. La soluzione permette così di ottimizzare in modo indipendente i regimi di rotazione di entrambi i sotto-sistemi e quindi di ottenere un significativo incremento di prestazioni dell’intero sistema di propulsione che si traduce in risparmio di carburante e riduzione di emissioni inquinanti e di rumore”.

Al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale (DICI) dell’Università di Pisa è affidato il compito di curare l’adattamento della test facility, di progettare il banco di prova e di effettuare l’analisi dei risultati delle prove. La AM Testing supporterà il DICI nelle attività di progettazione, sarà responsabile del commissioning del sistema di prova e della conduzione dell’attività sperimentale. La società Catarsi Ing. Piero & C. realizzerà e assemblerà il banco di prova.

“Lavoreremo in stretta collaborazione – ha concluso Marco Beghini – per raggiungere l’ambizioso obiettivo nei 20 mesi previsti. L’attività, oltre a risultati di generale interesse dal punto di vista tecnico-scientifico, porterà un beneficio significativo nel territorio toscano e nazionale, non solo in termini di sviluppo del know-how, ma anche di tipo economico. I partner del consorzio considerano l’attività un’occasione per creare nuova occupazione di alto livello e per stimolare la rete dei subfornitori locali”.

Fonte notizia www.intoscana.it