Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
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Per una settimana Firenze è stata la capitale europea della cultura

150 iniziative in 40 location dislocate nel capoluogo toscano, 200 relatori e oltre 300 tra giornalisti e blogger accreditati. Sono alcuni dei numeri che spiegano il successo del Festival d’Europa che si è chiuso a Firenze lo scorso 12 maggio, con la Notte Blu e più di 40 eventi in tutta la città. Coinvolto un grandissimo numero di cittadini e studenti, a cui si è aggiunto il pubblico della rete, come gli oltre 6mila utenti “virtuali” che hanno seguito le dirette streaming streaming su intoscana.it. Il Festival è stato raccontato anche attraverso i social network; tra i post più cliccati su Facebook quello sull’intervento del premio Nobel Shirin Ebadi che ha registrato 8.555 likes.

“Il Festival ha intercettato un sentimento europeo molto alto, vivo e attuale – ha detto l’assessora alle politiche europee Cristina Giachi – che occorre però coltivare e del quale dobbiamo preoccuparci perché non degeneri in diffidenza e sospetto. Tanti sono stati i giovani che hanno partecipato agli incontri organizzati alle Murate e a quelli dislocati per tutta la città, e che si preparano ad animare la Notte Blu”. “Come Comune – ha continuato Giachi – abbiamo promosso anche un sondaggio che ha dimostrato come l’Europa non sia solo l’euro, ma rappresenti opportunità di lavoro, di conoscenza dei territori e di arricchimento delle culture diverse e nuove, sulle quali è necessario essere più informati”. “Siamo figli dei progetti Erasmus – ha concluso l’assessora – e questa manifestazione rappresenta un’occasione per parlare delle opportunità che l’unità federale può dare a noi e alle generazioni future ”.

“Sono stati 650 gli ospiti internazionali – ha detto Pasquale Ferrara, Segretario Generale dell’Europea University Institute – che hanno partecipato alle 7 sessioni di questa terza edizione di The State of the Union. 52 speaker provenienti da tutto il mondo e oltre 250 tra giornalisti ed operatori del settore. Molto seguiti i temi “governance democratica” e “migrazione e cittadinanza” anche sui social media. E’ stato un intenso 9 maggio partito da Palazzo Vecchio e conclusosi a Villa Salviati con The State of The Union Address di Martin Schulz. Siamo soddisfatti del grande successo ottenuto e ringraziamo la città di Firenze e le amministrazioni locali per averci nuovamente ospitato e sostenuto”.

“Nel giugno del 1941 Altiero Spinelli e Ernesto Rossi – ha detto Stella Targetti, vice presidente della Regione Toscana – iniziarono a scrivere il manifesto “Per un’Europa libera e unita”. Più di 70 anni dopo, l’Europa è libera ma non ancora unita e proprio questa incompiutezza ha reso più difficile e più debole la risposta europea alla crisi economica e sociale. Dobbiamo finalmente costruire gli Stati Uniti d’Europa. Questo è anche il messaggio che arriva dalla Toscana e da Firenze a conclusione di questi 5 giorni, durante i quali si è potuta respirare la voglia di tanti di rilanciare il sogno europeo”.

“Non dobbiamo aver paura dell’Europa – afferma Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze -. Questo ci hanno insegnato i tanti eventi che si sono alternati in Palazzo Medici Riccardi nel corso del Festival. Studiosi, aziende, giovani, imprenditori hanno discusso di modelli economici e sociali nuovi, nei quali l’Europa ha un ruolo di prim’ordine e dove il termine comunità comincia a non essere più uno spauracchio”.

“Quando Firenze e la Toscana fanno sistema – ha detto Paolo Chiappini, direttore di Fondazione Sistema Toscana – il successo è assicurato. Ha vinto una bellissima squadra in cui tutti si sono sentiti protagonisti. Centri universitari, istituti di cultura, associazioni, scuole, artisti e istituzioni hanno contribuito con entusiasmo ad un progetto che ha coinvolto migliaia di cittadini e studenti, oltre al grande pubblico che ci ha seguito attraverso la Rete. Aule, palazzi, teatri, cinema, piazze e musei sono stati il palcoscenico ideale per un corale e goioso “Nice to meet EU !” che per una settimana ha fatto della nostra terra il cuore dell’Europa che vogliamo”.

L’ultimo giorno del Festival d’Europa si terrà domani, domenica 12 maggio, con 40 eventi tra concerti, laboratori, mostre mercato, degustazioni, visite guidate in giro per la città. La giornata si aprirà alle ore 10.00 presso Spazio Arti e Mestieri (via Giano della Bella, 20) con la mostra ‘Lungoungiorno’, un mercato dedicata all’ecosostenibilità che si terrà fino alle 19.00 (al cui interno si svolgerà anche il mercato biologico ‘Fierucola’ e quella dell’artigianato ‘Florence Crafts Showroom’). All’interno si terranno anche molte esibizioni musicali tra cui il concerto dei Recycling Band Poland, band polacca che suona strumenti realizzati con materiali di riciclo.

 

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Fonte: www.intoscana.it