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L’Istituto di Biorobotica e il Tecip con il suo Laboratorio Percro scelti tra gli alfieri della tecnologia tricolore per l’Expo dedicata alle eccellenze italiane, in programma a Mosca fino al 13 gennaio. Raccolta automatizzata dei rifiuti, dispositivo che replica la sensazione di toccare stoffe (virtuali), veicolo innovativo che si guida da solo: passerella russa per la robotica del Sant’Anna

Dopo aver inaugurato nei giorni scorsi il suo “Desk Russia” per promuovere le sue attività di ricerca e di formazione e per sviluppare nuove collaborazioni accademiche, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa adesso diventa uno degli alfieri della tecnologia italiana made in Italy ritornando a Mosca dove, fino al 6 gennaio 2013, sarà una delle istituzioni protagoniste del quarto appuntamento di “Exhibitaly”, manifestazione dedicata alle eccellenze italiane, con particolare riferimento alla mostra “Tech me to the future”, ospitata in un suggestivo complesso di archeologia industriale, il “Krasny Oktyabr”. I due Istituti di Ingegneria (Biorobotica e Tecip, Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione, con il Laboratorio di Robotica Percettiva Percro) che partecipano all’Expò in Russia, presentando in totale tre progetti e altrettanti prototipi, legati a vario titolo allo sviluppo di tecnologie robotiche. Dopo aver rappresentanto l’Italia anche all’Expò 2010 in Cina, approda ora in Russia “DustBot”, il sistema robotico per la raccolta differenziata dei rifiuti a domicilio, realizzato dall’Istituto di BioRobotica nell’ambito dell’omonimo progetto e testato già con utenti veri e reali a Peccioli (Pisa). “DustBot” interagisce con l’uomo, è progettato per svolgere il servizio di raccolta differenziata porta a porta su richiesta ed è dotato di un sistema di localizzazione basato su gps, bussole, laser scanner, sensori ad ultrasuoni per evitare ostacoli. “DustBot” è anche un efficace esempio di una nuova generazione di “robot amichevoli”, che in un futuro prossimo potranno essere utilizzati per agevolare le persone non soltanto per la raccolta dei rifiuti a domicilio.

Passando all’Istituto Tecip, presenta due realizzazioni del suo Laboratorio di Robotica Percettiva Percro. Il primo è il prototipo “HandExos”, un esoscheletro di mano, ovvero un dispositivo aptico in grado di replicare le sensazioni tattili percepite durante la manipolazione degli oggetti. Il dispositivo è stato progettato e ottimizzato per simulare l’interazione con tessuti e con stoffe virtuali. Lo scopo è far percepire le sensazioni generate nel toccare un certo tessuto prima che questo tessuto sia fisicamente realizzato. “HandExos” è stato sviluppato dal Laboratorio Percro dell’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’lnformazione e della Percezione (Tecip) nell’ambito del progetto Europeo Haptex.

Il secondo progetto del Laboratorio Percro dell’Istituto Tecip è il “REKNOdrive”, realizzato dalla REKNO, sua azienda spin-off attiva soprattutto nel settore della video-sorveglianza intelligente. “REKNOdrive” è il primo auto-pilota a basso costo e modulare, in grado di dotare un generico veicolo elettrico di capacità di navigazione autonoma. Esso è frutto di anni di esperienza nel settore della robotica mobile. Le applicazioni del “REKNOdrive” sono molteplici. Si pensi ad esempio ad un robot sviluppato per tagliare l’erba. Attualmente questi robot hanno necessità di essere supportati da fili interrati che ne delimitano l’area operativa. Installando il sistema collegato al “REKNOdrive”, invece, il robot acquisisce una sua capacità percettiva modulabile in funzione del comando da eseguire, rendendo superflua una strutturazione dell’’ambiente. Un ulteriore esempio di applicazione è riferito a una macchina per pulizia di tipo industriale. Di solito è guidata da un operatore, il “REKNOdrive” è in grado di pulire l’area selezionata in maniera autonoma, evitando gli ostacoli anche in movimento che trova sul percorso.

 

 

Fonte: www.intoscana.it