Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
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In fase di lancio anche il “Fondo per le donazioni liberali” aperto a ex allievi, privati e aziende che vogliono sostenere le attività del Sant’Anna

Dal 2006 al 2009 numerosi contribuenti hanno destinato il 5 per mille della loro imposta sul reddito delle persone fisiche alla Scuola Superiore Sant’Anna, che si era impegnata a destinare la cifra raccolta per sostenere giovani di talento e per accompagnarli in un percorso di ingresso nel mondo della ricerca. Adesso quell’impegno si è concretizzato, grazie alle donazioni messe insieme negli anni e che adesso sono state girate alla Scuola superiore Sant’Anna. Su decisione del Senato Accademico, le risorse così ottenute si sono trasformate in un bando di selezione per un posto di ricercatore a tempo determinato nel settore di Scienze Mediche, con impegno a tempo pieno e con contratto di durata triennale, e per dare sostegno economico alle sue ricerche. Il ricercatore selezionato dovrà svolgere ricerca nell’Istituto di Scienze della Vita e dovrà anche dedicare parte del suo tempo agli Allievi del settore di Scienze Mediche. Il termine per presentare le domande è stato fissato al 7 dicembre 2012. Il bando e tutte le indicazioni sono disponibili su www.sssup.it .

“Quando abbiamo invitato i contribuenti a destinare il 5 per mille dell’Irpef per sostenere le nostre attività di ricerca– commenta il Rettore Maria Chiara Carrozza – ci siamo impegnati a rendere conto di come avremmo utilizzato le risorse raccolte, quando sarebbero state sufficienti per ‘investirle’. Adesso informiamo i cittadini che ci hanno dato fiducia, perché è stato appena pubblicato il bando per assumere un ricercatore da destinare all’Istituto di Scienze della Vita e al Laboratorio di Scienze Mediche in particolare. Proprio in questi giorni – aggiunge il Rettore – stiamo anche costituendo un ‘Fondo per le donazioni liberali’ per raccogliere donazioni da parte di ex allievi, di soggetti privati e di aziende, interessati a sostenere le nostre attività istituzionali nei settori della ricerca e della formazione oppure specifiche linee di attività presso i nostri sei Istituti di Ricerca. In un momento come questo è fondamentale investire in ricerca e in innovazione perché così facendo contribuiamo, in maniera concreta, a costruire il futuro del nostro Paese. Negli ultimi anni sempre più ex allievi anche di nazionalità non italiana si stanno offrendo di effettuare donazioni: questo è indice di un fenomeno molto importante”.

Fonte: www.intoscana.it