Un concorso internazionale per partecipare come reporter al forum che si terrà a Firenze dal 3 all’11 novembre
Hai un blog che tratta di arte, cultura, economia, ambiente o sostenibilità? Allora puoi partecipare al concorso lanciato da Florens 2012, la settimana internazionale dedicata ai beni culturali e ambientali che si terrà a Firenze dal 3 all’11 novembre e che cerca blogger che possano raccontare e commentare dal vivo le conferenze, le lectio magistralis e tutti gli eventi della kermesse
Ci si può candidare fino al 27 agosto scrivendo un articolo sui temi proposti, tra cui l’artigianato, il paesaggio, la storia dell’arte, la moda, il turismo sostenibile, la conservazione e il restauro del patrimonio artistico. La competizione è aperta ai blogger di ogni parte del mondo che abbiano compiuto i 18 anni e che scrivano in una delle due lingue ufficiali di Florens 2012: inglese o italiano.
I vincitori saranno invitati a Firenze per partecipare al forum internazionale e avranno pagato il viaggio e i pernottamenti.
Per informazioni e bando completo:
http://www.fondazioneflorens.it/wp-content/uploads/2012/06/team_florens_regolamento_ita.pdf
IL PROGRAMMA – Durante Florens 2012 trecento relatori internazionali animeranno oltre 40 convegni e tavole rotonde, oltre alle 6 lectio magistralis e al grande Forum internazionale di tre giorni. Tre le linee tematiche del forum: conservazione, comunicazione e fruizione dei beni culturali; moda, gusto e industrie creative; ambiente e paesaggio rurale. I dettagli del programma saranno rivelati dopo l’estate: già si sa che avrà luogo una proiezione cinematografica inedita del National Geographic, che è fra i partner della Fondazione Florens.
“Proponiamo un progetto di economia della cultura con risvolti industriali – spiega il presidente della Fondazione Florens, Giovanni Gentile – penso a iniziative recenti come il Museo Gucci, le sfilate di Ferragamo al Louvre e di Stefano Ricci agli Uffizi, il manifesto per la cultura de Il Sole 24 Ore: questo è il messaggio che vogliamo dare”.
Articolo di Ilaria Giannini, www.intoscana.it