Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
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Una città “amica di tutti” grazie a tecnologia e partecipazione: segue il progetto una giovane studentessa dell’Unisi

L’accessibilità possibile in ogni luogo e per tutti, Grosseto ci prova con “Wheelmap.org”, un progetto per la mappatura di tutti i luoghi, così da descriverne il livello di accessibilità per i disabili. A seguirlo la giovane Tania Polidoro, studente in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Siena, che sta facendo uno stage universitario presso i Servizi Informatici del Comune di Grosseto, lavorando presso l’ufficio Informagiovani. “Wheelmap.org” è una realtà già esistente, nata nel 2010 in Germania attraverso la collaborazione tra un’associazione di volontariato e Google, che consente ad ogni cittadino di inserire dati riguardanti l’accessibilità dei luoghi della città. Il servizio, adesso tradotto in lingua italiana, è disponibile per le pricipali piattaforme operative di computer, tablet e smartphone. Ad esempio un commerciante può segnalare il proprio negozio come accessibile o una Pubblica Amministrazione può indicare un proprio ufficio come accessibile, parzialmente o interamente, secondo un sistema di segnalazione simbolicamente rappresentato dai tre colori del semaforo.

Obiettivo dell’iniziativa quello del coinvolgimento di cittadini e isitituzioni nel “popolare” di segnalazioni questo sito (www.wheelmap.org) che è appena diventato una realtà non solo grossetana ma anche italiana, proprio grazie all’impegno del Comune di Grosseto. “Un passo avanti nella battaglia, questa si di civiltà – ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali e all’Informatizzazione dell’Ente, Luca Ceccarelli -, per rendere più amica di tutti la città. Grazie all’impegno di Tania, siamo in grado di fornire un servizio utile a tanti nostri concittadini. Possono sembrare piccole cose – ha concluso Ceccarelli – ma solo agli occhi di chi tutti i giorni può vivere senza ostacoli mentre noi lavoriamo per abbatterli o, quanto meno, per sensibilizzare l’opinione pubblica”.

 

Fonte: www.intoscana.it