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“RobotLaw” progetto primo al mondo

Un libro bianco sul ‘Diritto robotico’ che possa in qualche modo elencare ciò che si può me non si può fare con i robot nella vita di tutti i giorni. Si chiama ‘RoboLaw‘, il progetto internazionale e multidisciplinare, coordinato dalla Scuola mSuperiore Sant’Anna di Pisa e che mette insieme ignegneri, filosofi e giuristi, con la partecipazione di importanti istituzioni universitarie grazie al finanziamento della Comunità europea per circa 1,5 milioni di euro.

Diritto alla privacy, le possibili distorsioni nell’utilizzo della tecnologia, le forme di responsabilità connesse alle azioni dei robot, la regolamentazione dell’accrescimento delle capacità umane in seguito all’utilizzo di protesi bioniche o di impianti neurali sono solo alcuni dei temi da affrontare nello sviluppo del progetto, il primo al mondo sullo studio delle implicazioni etiche e legali che scaturiscono dalla ricerca e dall’applicazione delle tecnologie emergenti nel settore della robotica. Ma ‘RoboLaw’ proporrà anche soluzioni normative per disciplinare la ricerca e l’uso di queste tecnologie e tra due anni, come risultato finale, presenterà un Libro bianco.

Sarà un rapporto per definire norme comuni in materia di tecnologie robotiche e che costituirà la partenza per l’eventuale introduzione di regole da parte delle istituzioni europee per armonizzare il quadro normativo. Il consorzio di ‘RoboLaw’ è composto da Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Tilburg (Olanda), Università di Reading (Gran Bretagna) e Università Humboldt di Berlino (Germania).

Fonte: www.intoscana.it