Un affitto per due

Non era neanche un anno che stavamo insieme la notte in cui mi mandò quel messaggio privato su Facebook con il link del bando che sarebbe uscito a breve. Lo lessi la mattina presto, appena sveglia e con l’incoscienza mattutina di chi non ha ancora messo in moto il cervello risposi:”be’?! Allora che aspettiamo? Andiamo a vivere insieme!” . Quando un uomo si trova davanti tanta determinazione tende a fare un passo indietro, ma David, superato l’infarto iniziale, prese atto della cosa ed insieme facemmo la domanda. Era Dicembre del 2011, mancavano pochi giorni a Natale e anche dalla mia laurea. Al tempo io vivevo con altre tre ragazze, lui con la madre e ciò che più ci accomunava era la voglia di avere uno spazio nostro da condividere liberamente, la nostra indipendenza, la mia e la sua. Appena comunicammo la nostra decisione, molte delle persone che avevamo intorno ci guardarono stupite come se avessimo deciso di fare chissà cosa…bando o non bando ci vedevano come due folli che stavano insieme da poco e non avevano neanche un lavoro stabile che potesse darci tranquillità. Tali persone probabilmente non credono che la stabilità siamo noi a crearla passo dopo passo, approfittando delle opportunità che ti capitano davanti agli occhi. E se c’è qualcosa che vuoi veramente non ci sono difficoltà che non possono essere superate. Due mesi fa abbiamo festeggiato il nostro primo anno nella casa che dopo aver vinto il bando e passato per mille peripezie abbiamo trovato. Il giusto premio per chi osa con coraggio nel crearsi uno spicchio di felicità.

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