Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

obihall_13-jpgParte con una riflessione sulla scuola, la formazione e il lavoro la giornata tutta dedicata alle politiche giovanili che la Regione ha organizzato all’Obihall di Firenze per oggi: sullo sfondo il programma finanziato con le risorse del fondo sociale europeo, ma anche il modello tedesco fatto proprio dalla riforma della “Buona scuola” tenuta a battesimo dal parlamento l’anno scorso. Ad istruzione e formazione professionale – e in particolare all’alternanza scuola-lavoro e all’apprendistato, ovvero all’integrazione tra scuola e imprese – saranno dedicati i lavori di tutta la mattina, per poi concentrarsi nel pomeriggio sulle politiche rivolte ai giovani.  L’iniziativa toscana si inserisce nell’ambito della Settimana europea delle competenze nell’istruzione e formazione professionale,  voluta dalla Commissione Europea per mettere in mostra eccellenza e qualità. Sono un migliaio, in tutte Europa, gli eventi che si svolgeranno in questi giorni

La Toscana ha da poco stanziato 2,28 milioni di euro per finanziare 20 percorsi, lunghi ciascuno due anni, per circa trecento ragazzi di tutta la Toscana che hanno già compiuto sedici anni ed assolto l’obbligo scolastico, ma hanno abbandonato il proprio corso di studi senza aver conseguito né titoli né qualificazioni e non lavorano. E’ la prima sperimentazione del cosiddetto sistema duale al centro delle intese firmato a gennaio dal Ministero del Lavoro con le Regioni e voluto per avvicinare scuola e lavoro:un modo anche per contrastare la dispersione scolastica. I termini per presentare un progetto sono scaduti il 7 settembre. Parallelamente la Regione ha anche finanziato con 8 milioni di euro dal Fondo sociale europei 70 corsi che serviranno a formare circa 1050 giovani.

L’obiettivo del modello di alternanza scuola-lavoro è portare 60mila ragazzi in un biennio, in tutta Italia, a conseguire titoli di studio che consenta loro di meglio e più velocemente trovare un’occupazione. Le strade sono più di una: per una parte dei giovani studenti l’apprendimento in impresa avverrà tramite un contratto di apprendistato di primo livello, per altri attraverso l’introduzione dell’alternanza “rafforzata” di 400 ore annue a partire dal secondo anno del percorso di istruzione e formazione professionale scelto, a cui si aggiunge anche la possibilità di fare un’esperienza di impresa formativa simulata.  Partita come sperimentazione, portata avanti in trecento centri di formazione professionale distribuiti in tutta Italia (isole comprese), l’alternanza è diventata qualcosa di strutturale con la legge sulla “Buona scuola” del 2015. L’attività riguarda oggi tutte le terze e quarte classi delle scuole secondarie superiori e dal prossimo anno scolastico si andrà a regime con l’intero triennio.

Per combattere la disoccupazione giovanile, migliorare e qualificare i servizi di orientamento e collocamento, promuovere l’apprendistato e costruire un rapporto proficuo con le aziende del territorio la società pubblica Italia Lavoro ha lanciato anche il programma FIxO (Formazione e Innovazione per l’Occupazione) con un supporto a 1000 scuole secondarie superiori e 75 università, aiutate anche nella partecipazione a Garanzia Giovani. Il programma favorisce l’occupazione anche dei dottori di ricerca tra 30 e 35 anni, con un bonus di 8mila euro alle aziende per ogni assunto per almeno dodici mesi.

 

Comunicato stampa di Walter Fortini e Dario Rossi, Toscana Notizie