Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

14606515_1145493288872652_6636695137508262982_nSi è concluso a Firenze il meeting ‘Open up‘, iniziativa di partecipazione giovanile finanziata da Erasmus+ e promossa da Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
Presente alla giornata conclusiva dei lavori, l’assessore regionale alla partecipazione e all’innovazione Vittorio Bugli, che ha raccolto le conclusioni tratte dai giovani partecipanti all’iniziativa al termine degli workshop in programma.

I 60 ragazzi provenienti da tre diverse regioni italiane (Toscana, Emilia Romagna e Puglia) hanno lavorato per tre giorni suddivisi in tre gruppi. Obiettivo dell’iniziativa era mettere a confronto esperienze e sensibilità diverse e da esse trarre nuove idee per metodi di approccio non convenzionali ai temi dell’imprenditorialità e dell’intraprendenza giovanile.

I ragazzi hanno lavorato su: iniziative di pro-working (avvicinamento al lavoro e all’imprenditoria), innovazione di metodo (modi per valorizzare nuove forme di organizzazione del lavoro, come ad esempio il coworking) e innovazione nei contenuti (modalità per incentivare idee giovanili e creatività). Nella sessione conclusiva del meeting i gruppi hanno esposto i loro risultati, evidenziando un modo di concepire i servizi partecipato, che parta dai bisogni dei cittadini.

bugliopenup2“Il vostro è stato un lavoro prezioso – ha detto Bugli ai ragazzi – perché il mondo della pubblica amministrazione ha biosgno di vedere le cose in maniera innovativa. Dovrebbero essere molte di più le iniziative analoghe a questa, per insegnarci a concepire un nuovo design sociale. Voi parlate una lingua che la pubblica amministrazione deve imparare: non siete partiti dal progetto europeo, siete partiti dall’individuo, dai bisogni e dai talenti di ciascuno. Ci state dicendo che il percorso dovrebbe partire alla rovescia”.

“Il design sociale sta cambiando – ha aggiunto l’assessore – e dobbiamo adeguarci a questo cambiamento, anche se con fatica. Per farlo servono il vostro contributo e le vostre idee, ancora non adagiate su schemi consolidati. Questa iniziativa ci mostra ancora una volta che dobbiamo partire dalla partecipazione per migliorarci e stare al passo con la società, dobbiamo organizzare momenti di partecipazione qualitficata, come questo, e ascoltare le proposte che da essi emergono, esattamente come fanno le grandi aziende, dove le idee più innovative nascono proprio dalla partecipazione”.

Comunicato stampa di Pamela Pucci, Toscana Notizie