L'innovazione tecnologica utile durante l'emergenza

Marika

Area tematica: Faccio impresa

Marika ha beneficiato del bando Creazione d’Impresa – Microcredito, promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì, per avviare la sua start up che si occupa di Stampa 3D (qui la sua storia).
In questo difficile momento in cui, a causa dell’emergenza Covid-19, molte aziende stanno reinventando e reindirizzando la propria attività, l’abbiamo intervistata per scoprire cosa stanno mettendo in campo.

Marika ci racconti di cosa si occupa la tua start up?

Siamo nati come service quindi ci mettiamo a disposizione della clientela, fornendo un servizio di stampa 3d. In particolare lavoriamo sulla creazione del file, abbiamo un reparto di progettazione 3d e uno di scansione 3d. Quindi scansioniamo oggetti già esistenti da poter stampare in 3d oppure progettiamo oggetti direttamente in 3d. In parallelo abbiamo sviluppato la creazione di un e-commerce di oggetti di design che si chiama Stratifico.com. La nostra start up collabora con diversi designer selezionati che creano dei file di oggetti di design e noi li realizziamo, sia utilizzando le nostre macchine 3d che unendo il lavoro artigianale, perché spesso utilizziamo altri tipi di materiali come il legno o il ferro, che richiedono una manodopera artigianale. E poi vendiamo questi oggetti nel nostro e-commerce. Cerchiamo di realizzare oggetti che con altre tecnologie difficilmente sarebbero replicabili.

In questo periodo di emergenza legato al Covid-19, che tipo di attività state portando avanti?

In questo momento il service di prototipazione, quindi la stampa 3d di prototipi è ferma, perché la clientela a cui prevalentemente ci rivolgevamo non è in attività. Quindi ci stiamo concentrando di più sulla pianificazione del nostro e-commerce di oggetti di design. Un progetto che avevamo in campo anche lo scorso anno e che ora stiamo potenziando lavorando sul marketing e sulla pubblicità sui social.

Durante la fase di emergenza anche voi avete avuto la possibilità di fare qualcosa, ci racconti come?

Nella fase di piena emergenza un’azienda di Brescia in collaborazione con un medico ha progettato l’adattamento di una maschera per le immersioni di Decahtlon come respiratore tramite la costruzione di alcuni elementi con una stampante 3d (adattatori, valvole). Era un prototipo che poteva essere utilizzato in caso di emergenza sanitaria. Questa azienda ha reso libero il disegno di questi elementi creati con la stampante 3d. Quando abbiamo intercettato questa notizia ci siamo subito iscritti all’elenco di aziende che si rendevano disponibili a realizzare gratuitamente questi elementi, nel minor tempo possibile tramite la stampa 3d. Gli ospedali hanno scelto di contattare le aziende che si trovavano più in prossimità della struttura ospedaliera, quindi noi siamo stati contattati da team di medici dell’ospedale di Lucca, che ci hanno chiesto di attrezzarci per essere pronti per la stampa, in caso di necessità. Fortunatamente non si è arrivati a questo livello di emergenza e speriamo non ci sia più necessità di questo dispositivo di emergenza, in ogni caso noi siamo rimasti in contatto con questo team di medici a cui abbiamo ribadito la nostra disponibilità per la stampa della valvole e dei tubi.

Pensi che, in questa fase di emergenza, le innovazioni tecnologiche abbiamo un ruolo importante?

Sì, ad esempio in questo caso, lo strumento della stampa 3d è stato determinante perché ha permesso di avere queste valvole in maniera immediata, dando la possibilità alle aziende come la mia di mettersi subito a disposizione per crearle ovunque e quindi poter dare un contributo importante in un momento di emergenza. Questa è una delle caratteristiche dell’innovazione tecnologica dettata dalla stampa 3d: permette di accorciare molto i tempi. Con la stampa 3d queste valvole possono essere immediatamente disponibili, mentre per creare questo tipo di oggetti con una produzione normale ci vorrebbe molto più tempo. Soprattutto in una fase di emergenza come questa, questo elemento diventa fondamentale.

Intervista pubblicata il 16 Aprile 2020

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Immagine della storia

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