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Dallo smart-working al co-working: scoprire nuove modalità di lavoro

Linda - Lavoro

Linda ha beneficiato del voucher per coworkers, opportunità promossa dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì. Per lei il voucher era stato l’incentivo per non lavorare più da casa e entrare nella realtà del coworking, un posto che è diventato di più di un luogo di lavoro: una vera e propria rete di supporto professionale. Dopo poco è inoltre entrata a far parte dello staff che gestisce il coworking (qui la sua storia).
Noi di Accènti, lo storytelling di Giovanisì, l’abbiamo intervistata per sapere come, da coworker, sta vivendo il periodo di emergenza legato al Covid-19

Come è cambiata la tua vita da libera professionista con l’emergenza legata al Covid-19?

Ho dovuto ripensare a molte delle cose che avevo in programma. Anche come coworking abbiamo rivoluzionato tutto. Quello che mi manca di più però nel lavorare da casa lontana dal coworking è il confronto quotidiano con gli altri professionisti. Il coworking per me è soprattutto una comunità, non è soltanto uno spazio in cui affitto una scrivania ma un generatore di idee.

Il passo successivo dello smart working è il coworking. Si sta scoprendo questa nuova modalità di lavoro

Come coworking state trovando dei modi per rimanere in contatto con la vostra comunità?

Sì, come direttivo ovviamente ci sentiamo, facciamo riunione da remoto e abbiamo progettato delle iniziative a partire dalla prossima settimana proprio per stare vicino agli altri coworker. Nel frattempo abbiamo inviato una newsletter e ci stiamo attivando per poterci confrontare e fornire delle risposte anche su aspetti pratici, dei servizi utili come consulenze professionali.

State riorganizzando l’attività del coworking dal punto di vista professionale?

Sì, noi ad esempio ci rivolgiamo spesso alle aziende, fornendo dei servizi, quindi ci stiamo attrezzando per fornire delle consulenze sul web marketing e strumenti gratuiti. Fare una sorta di formazione digitale, soprattutto alle piccole attività che sono ferme e stanno lavorando oramai soprattutto sull’online, per dargli la possibilità di diventare visibili sul web. Stiamo lavorando su dei contenuti digitali come brevi video o consigli da indirizzate a queste aziende. Un’altra iniziativa che stiamo portando avanti è fare tanto rete con gli altri coworking in Italia, per capire come si evolverà la situazione. La parola di oggi è smart working. Le aziende hanno capito che c’è la possibilità di lavorare da remoto, da casa. Il passo successivo dello smart working è il coworking. Si sta scoprendo questa nuova modalità di lavoro.

 

Intervista pubblicata il 9 Aprile 2020

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