Tirocinio comunale

“Quale pensi sarebbe il contributo che potresti dare qui in comune?” ecco una domanda che viene fatta praticamente in ogni colloquio, una domanda che di solito ha una risposta scolpita nella memoria da molte riflessioni, praticamente una per ogni passo che ti avvicina all’appuntamento per una qualsiasi eventuale assunzione. Io peró non l’avevo preparata per quel colloquio. I pregiudizi avevano avuto la meglio, anche se pensavo di non averne, questa pietra miliare per ogni cercatore d’impiego era stata accantonata dalla mia mente per un colloquio in comune. Immaginavo i dipendenti pubblici come persone dedite al loro compitino e all’eccitazione delle molecole del ripiano della loro sedia con conseguente innalzamento termico della stessa.

Spero di poter aiutare gli altri a svolgere meglio il loro lavoro, portando oltre al mio impegno, anche le mie competenze

Non pensavo potesse importar loro veramente del posto in cui lavoravano.

Vuoi le chiacchiere della gente, vuoi i reportage sui timbratori multipli di stricia la notizia, mi avevano creato una falsa immagine di quel mondo. Questo fu quello che pensai in quell’istante che intercorse tra questa domanda e la mia risposta.

“Spero di poter aiutare gli altri a svolgere meglio il loro lavoro, portando oltre al mio impegno, anche le mie competenze professionali.” dopo un attimo il responsabile mi chiese quali fossero e dopo essere venuti a conoscenza della mia laurea triennale in Ingegneria Informatica e della mia esperienza come Programmatore Web, i componenti della commissione furono lieti di farmi sapere che effettivamente dell’aiuto con il computer e con il sito web istituzionale avrebbe proprio fatto comodo.

Non mi aspettavo di essere chiamato ma cosí fu. I sei mesi passati con i miei colleghi mi hanno insegnato un sacco di cose sulle procedure pubbliche, sul comportamento verso l’utente, sulle leggi, e sul rispetto reciproco. Ció che avevo appreso sui miei colleghi riguardo il loro amore per il loro paese e per il loro lavoro é stato confermato. Ció che avevo sempre pensato ovvero che la burocrazia e la legge siano da buttare e rifare é stato altrettanto confermato.  Mi sono trovato dall’altra parte della barricata con gente che scagliava insulti verso di noi e noi che per la maggior parte riuscivamo a deviarli verso la burocrazia e la legislatura.

Ho scoperto con piacere che l’informatizzazione delle pubbliche amministrazioni avanza lentamente, ma piú velocemente di quanto credessi.

Di sicuro non dirò mai più a un dipendente comunale che non fa niente. La nota negativa é che quello che fa un dipendente comunale è adempiere a una burocrazia e una legislazione che trovo in buona parte inutile.

É stata un esperienza molto positiva, ho cambiato il mio punto di vista sulle pubbliche amministrazioni, appreso molte cose utili nel settore e nella vita. Se ci saranno concorsi nelle pubbliche amministrazioni del mio comune mi candideró sapendo di poter dare un contributo diretto all’Isola che tanto amo.

Grazie a Giovanisí, al Comune di Marciana Marina e al Centro per l’impiego di Portoferraio.

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