Mettersi in gioco nel sociale
Daniela
Intervista di Gianluca Testa, giornalista di Intoscana.it, a Daniela Romei, 30 anni, beneficiaria del Servizio Civile regionale, misura promossa dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì (finanziata dal POR FSE 2014/2020), intervenuta alla tappa di Borgo a Mozzano (LU) di “Giovanisì in tour, il progetto raccontato dai giovani toscani”
Il Servizio Civile regionale, misura inserita in Giovanisì – il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, è un percorso di volontariato non equiparabile ad uno lavorativo ma che, in alcuni casi, può trovare una stretta correlazione con il mondo del lavoro come è successo a te. Raccontaci la tua storia e la tua esperienza di cittadinanza attiva.
Grazie a Giovanisì ho svolto il Servizio Civile regionale nel 2015 presso il Comune di Borgo a Mozzano. Mi sono laureata nello stesso anno in Scienze dei servizi sociali all’Università di Pisa e dopo la laurea mi sono domandata cosa volevo veramente fare. La risposta è stata quella di riuscire a lavorare nell’ambito per cui avevo studiato, ossia come assistente sociale. Mi sono quindi recata al Centro per l’impiego della zona, a Fornaci di Barga, dove mi sono state proposte alcune opportunità, come quella di svolgere dei tirocini presso i supermercati. Poi è arrivata l’idea di consultare i progetti di Servizio Civile regionale e ho trovato quello che era più compatibile con il mio percorso di studi: il progetto realizzato dal Comune di Borgo a Mozzano in ambito sociale.
Il Servizio Civile è stata una sfida non sempre facile e una grande opportunità che consiglio di fare
Mi sono messa in gioco decidendo di partecipare e, una volta concluso il Servizio Civile, sono rimasta a lavorare all’interno del Comune, in un primo momento in ambito amministrativo come supporto al lavoro dell’ufficio dei servizi sociali comunali. Adesso sono assistente sociale a tutti gli effetti e lavoro sia con i migranti che con i minori. Il periodo di Servizio Civile è stata una sfida non sempre facile, ma che ho preso molto seriamente. E’ stata una grande opportunità che consiglio di fare, non solo post laurea ma anche ai più giovani che escono dalle scuole superiori e non vogliono magari continuare il percorso di studi. Il Servizio Civile ti mette in contatto con il mondo del lavoro, ambiente totalmente diverso dal mondo scolastico, ti impegna verso la realizzazione di un progetto, ti obbliga a rispettare delle regole e a conoscere il mondo del volontariato.
Come giustamente spiegavi, hai definito il confine tra mondo del lavoro e mondo del volontariato. Pensi che se tu non avessi svolto il Servizio Civile regionale non avresti trovato lavoro nel settore per cui hai studiato?
Penso che sarebbe andata cosi perché il Servizio Civile mi ha aperto una porta e ha permesso di farmi conoscere nell’ambito dei servizi sociali. Non sempre è possibile partecipare a concorsi pubblici in questo settore per occupare determinate posizioni lavorative. Il Servizio Civile mi ha quindi aiutato moltissimo in questo senso.
Intervista effettuata il 13 febbraio 2019