Artigianato artistico a Firenze: un tesoro da valorizzare

Data e ora: Pubblicato il: 30 Ottobre 2012 17:27

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 width=In un sondaggio online i fiorentini chiedono più promozione, botteghe aperte nel fine settimana e di insegnare il mestiere ai giovani

Attrarre i giovani verso i mestieri dell’artigianato, promuovere una maggiore visibilità internazionale dei prodotti, tenere le botteghe aperte anche nei fine settimana: sono questi i principali suggerimenti che scaturiscono dalle risposte al sondaggio on line promosso dal Comune sull’artigianato artistico e tradizionale a Firenze. Il sondaggio è stato realizzato dall’amministrazione comunale come contributo al Libro Verde, un vero e proprio piano per il rilancio dell’artigianato artistico e di tradizione nel capoluogo toscano, che fissa gli obiettivi generali e strategici che andranno perseguiti insieme ad una serie di soggetti coinvolti dall’amministrazione: Artex, Camera di commercio, Cna, Confartigianato, Fondazione Artigianato Artistico, Università, Istituti bancari-Abi, Osservatorio dei mestieri e delle arti, Artigianato e Palazzo, Regione Toscana.

Dalle risposte online, emerge che l’artigianato è ritenuto importante soprattutto perché promuove una produzione locale unica la mondo (56,19%) e perchè può creare posti di lavoro qualificati per i giovani; alla domanda se “prenderebbe in considerazione l’ipotesi di acquistare prodotti di artigianato locale” il 76% ha risposto affermativamente. Per quanto riguarda i problemi del settore, vengono imputati ai costi di produzione elevati (dal 45,8%), alla scarsa visibilità (25,7%), alla non conoscenza dello Spazio Arti e Mestieri al Conventino (51,2%); molti pensano anche si senta la mancanza di un marchio. Infine, le risposte sul modo di uscire dalla crisi: per la maggioranza la scuola dovrebbe avvicinare i giovani all’artigianato (88,67%); molti pensano anche che sia necessaria una promozione per aumentare la visibilità a livello internazionale con la creazione di reti strutturate (68,3%) ed altri auspicano la possibilità di visitare le botteghe nel fine settimana (44,3%).

“Vogliamo introdurre tariffe agevolate per i rifiuti, progetti per nuovi finanziamenti, percorsi di apprendistato per i giovani” spiega il vicesindaco Dario Nardella, che ha citato alcune iniziative precise già contenute nel piano che l’amministrazione si impegna ad attivare: economiche, di promozione, di formazione e di marketing, oltre ad una campagna per il riconoscimento giuridico dell’artigianato fiorentino come patrimonio immateriale Unesco. Riguardo l’attività economica, sono previsti affitti calmierati agli artigiani di immobili di proprietà del Comune di Firenze nel centro storico; riduzione dei canoni e tariffe per le piccole aziende artigiane (un primo segnale è il riequilibrio della Tia tra famiglie e imprese nel 2012); salvaguardia del made in Florence con la partecipazione a fiere internazionali, ambasciate, città gemellate. Si pensa alla creazione di un ‘handcraft shop’ nel centro storico e allo sviluppo di modelli di turismo specializzato nell’artigianato artistico.

Una attenzione particolare va alla valorizzazione dello Spazio Sam al Conventino in via Giano della Bella, che deve diventare in tutto e per tutto il cuore del sistema dell’artigianato artistico metropolitano.

Fondamentale è anche il settore della formazione, in cui “è strategico creare nuovi modelli e percorsi di integrazione” e in cui si prevede una forte sinergia con l’Università. Proprio nel settore della formazione si concentra uno dei progetti più ambiziosi dell’amministrazione, che nel 2013 darà vita un polo di alta formazione sull’artigianato presso il Pio Istituto de’Bardi. “Un progetto – ha spiegato il vicesindaco – che ha obiettivi precisi: formazione pratica e teorica sulle tecniche artigiane della tradizione del nostro territorio; avviamento all’impresa; promozione e diffusione dell’artigianato artistico nel mondo; commercializzazione dei prodotti artigiani; progetti pilota di approccio dei mestieri d’arte rivolti alle scuole dell’obbligo”.

E ancora, è previsto di favorire l’adesione a progetti e reti europee, ad eventi e fiere all’estero (già avviati in Sudafrica, Usa, Giappone e Romania).

Importante infine anche il campo del marketing on line, con la progettazione e messa in rete del primo sito di e-commerce degli artigianati fiorentini, ancora troppo lontani dalla galassia di internet, che per molti è ancora un mondo sconosciuto. Fra le altre proposte concrete contenute nel Piano, lo sviluppo dei ‘Temporary Shops’ nel centro fiorentino, la creazione di percorsi territoriali, partendo dalle più interessanti botteghe artigiane, un nuovo rapporto con il sistema museale e dei beni culturali per souvenirs di qualità, l’interazione progettuale tra artigiani e professionisti (architetti, interior designer, ecc) per laboratori permanenti tematici riservati a scuole, turisti, giovani e famiglie.

fonte notizia: www.intoscana.it

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