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Portare a casa il risultato

Saverio - Tirocini

Intervista di Gianluca Testa, giornalista di Intoscana.it, a Saverio Grimaldi, 29 anni, beneficiario di un tirocinio curriculare, misura promossa dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì (finanziato dal POR FSE 2014/2020), intervenuto alla tappa di Borgo a Mozzano (LU) di “Giovanisì in tour, il progetto raccontato dai giovani toscani”.

Saverio, tu sei originario di Pisa ma hai deciso di venire a studiare a Lucca e di conseguenza anche a viverci. Raccontaci la tua storia.

Dopo essermi laureato all’Università di Pisa, ho intrapreso un master in produzione e gestione dell’industria della carta e del cartone presso il Centro Studi di Lucca che prevedeva, prima di sostenere l’esame finale, un percorso formativo di 600 ore. Questo tirocinio curriculare è stato possibile grazie al cofinanziamento regionale nell’ambito Giovanisì e mi ha permesso di lavorare al progetto dell’installazione di un nuovo macchinario per la produzione di piatti in cellulosa, un materiale che nei prossimi anni sostituirà la plastica.

Devo ringraziare Giovanisì per avermi dato l’opportunità di svolgere un tirocinio curriculare retribuito, perché questa esperienza mi ha permesso di avere più fiducia in me stesso, nelle qualità e nelle risorse che un giovane può sviluppare

Nel corso dei sei mesi di tirocinio curriculare ho seguito tutte le fasi del progetto: dall’arrivo del macchinario, un prodotto abbastanza complesso nei meccanismi di funzionamento, fino alla realizzazione del prodotto finale, dei primi piatti in cellulosa. Mi sono messo in gioco passando dalla formazione accademica, come la facoltà di ingegneria che ho frequentato all’Università di Pisa, all’esperienza lavorativa che mi ha permesso di scoprire una serie di capacità che tra i banchi di scuola non ero riuscito ad evidenziare. L’interazione con i colleghi, il “sapersi arrangiare” e il riuscire a mettere in atto le conoscenze acquisite, sono risorse e competenze molto importanti in ambito lavorativo, soprattutto lavorando in team.
Il macchinario a cui ho lavorato durante i sei mesi di tirocinio è a regime produttivo. Il mio è stato un bel percorso, non facile perché mi sono inserito in un ambiente lavorativo nuovo e diverso. Personalmente non sono mai stato uno di quelli che prendeva voti eccezionali a scuola o all’università, ma uno che portavo a casa il risultato, come si direbbe in linguaggio calcistico, imparando sempre.

Quali consapevolezze ti ha lasciato questa esperienza di tirocinio promosso nell’ambito di Giovanisì?

Devo ringraziare Giovanisì per avermi dato l’opportunità di svolgere un tirocinio curriculare retribuito, perché questa esperienza mi ha permesso di avere più fiducia in me stesso, nelle qualità e nelle risorse che un giovane può sviluppare. Fuori c’è un mondo che offre un sacco di opportunità a chi ha voglia di fare. Finito poi il tirocinio curriculare sono stato assunto da una grossa azienda del settore cartario di Porcari, la Wepa, che produce tovaglioli, fazzoletti e altri prodotti di carta, dove sono diventato responsabile della qualità del prodotto.

Intervista effettuata il 13 febbraio 2019

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