Chiara / #lavoro

Il coworking, uno spazio dove "fare rete"

Chiara - Lavoro

Una nuova sfida dopo anni di vita aziendale. Chiara è una giovane libera professionista che si occupa di comunicazione social e blogger engagement ed ha deciso di dare una svolta alla propria carriera decidendo di lavorare all’interno di uno spazio di coworking, grazie al bando voucher per coworkers promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì e finanziato con risorse del Por Fse 2014-2020.

Come sei venuta a conoscenza del bando voucher per coworkers promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì e cosa ti ha permesso di fare?

Ho appreso la notizia dei finanziamenti messi a bando dagli organi di informazione, venne segnalato anche dal coworking dove già avevo una postazione. Questa opportunità mi ha permesso di avere una postazione di lavoro fissa, molto comoda e soprattutto funzionale a concentrarmi sul lavoro da svolgere, ma anche molto utile per creare relazioni e legami con gli altri coworkers in ambito lavorativo.

Raccontaci di come sei riuscita a trasformare la tua passione per il food e per l’innovazione nel tuo lavoro.

E’ stata una bella scommessa: fin da quando ho finito l’università ho sempre lavorato nel settore del marketing e della comunicazione, in aziende di grandi dimensioni. Dopo che sono diventata mamma, la vita aziendale iniziava ad andarmi molto stretta, la mancanza di flessibilità unita ad una certa ripetitivà del lavoro mi hanno fatto maturare la decisione di “staccare la spina” e proseguire con altre forme di lavoro autonomo.

Credo che la formula del coworking sia perfetta: dà la possibilità di creare relazioni con gli altri professionisti, quando e come vuoi, quando hai tempo e non sei troppo impegnato e solo con le persone con cui ti trovi meglio

Sicuramente l’aver aperto un blog qualche anno prima mi ha aiutato molto: dal blog sono iniziate le prime collaborazioni quando ancora lavoravo come dipendente (con mille sacrifici, durante il giorno in ufficio, la sera fino a notte davanti al PC in casa), ma quelle sono state le basi per costruire una nuova professione più orientata al digital marketing. Quando poi sono stata libera di creare il mio lavoro, le mie passioni (il cibo e la comunicazione) hanno fatto il resto e così sono nati diversi progetti in questo ambito.

Cosa ti ha portato a scegliere di lavorare in uno spazio di coworking?

Una settimana dopo aver rassegnato le dimissioni, la prima cosa che ho fatto è stato richiedere una membership per l’accesso al coworking. L’idea, dopo anni di vita aziendale, di ritrovarmi a lavorare a casa da sola mi creava qualche preoccupazione. E infatti credo che la formula del coworking sia perfetta: dà la possibilità di creare relazioni con gli altri professionisti, quando e come vuoi, quando hai tempo e non sei troppo impegnato e solo con le persone con cui ti trovi meglio…un bel vantaggio rispetto ai colleghi in azienda che non ti puoi scegliere.

Il coworking come spazio di condivisione: consiglieresti ad altri giovani professionisti questa esperienza?

Assolutamente sì: per me è stato molto importante per trovare tanti collaboratori, per “fare rete”, essere coinvolta in progetti ed a mia volta cercare persone che potessero aiutarmi in attività più complesse.

Aspettative e progetti futuri: pensi che continuerai a lavorare in uno spazio di coworking?

Ormai non riesco a pensare al mio lavoro senza il mio spazio coworking (che nello specifico è Impact Hub Florence): con loro stiamo lavorando ad un mio nuovo progetto sul consumo di prodotti agroalimentari locali, per cui hanno già contribuito in passato ad un progetto test. Tante altre idee sono in cantiere ma non potrei prescindere da uno spazio di condivisione di idee e competenze come avviene negli ambienti dei coworking.

Scopri tutte le opportunità di Giovanisì per Lavoro

Scrivi una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.