Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

La diciottesima puntata del format “Accènti Intoscana” è dedicata ai ricercatori e alle ricercatrici dell’Università di Pisa che hanno vinto il bando promosso nell’ambito del progetto Giovanisì

Mettono a punto sistemi innovativi per ottimizzare le energie rinnovabili, mappano in 3D i tesori archeologici della Toscana, studiano la risposta ambientale del territorio dopo un incendio. Sono Filippo, Alessandra e Matteo, giovani dottorandi dell’Università di Pisa, che grazie alle Borse di dottorato internazionale Pegaso portano avanti i loro progetti di ricerca.

Sono loro i protagonisti della diciottesima puntata di “Accènti Intoscana”, il format video di Fondazione Sistema Toscana (Giovanisì e intoscana.it) che racconta le esperienze nate grazie alle opportunità promosse dal progetto regionale per l’autonomia dei giovani.

La Regione Toscana infatti, nell’ambito del progetto Giovanisì, promuove un bando per il finanziamento di Borse di dottorato internazionale Pegaso, rivolto alle università, agli enti di ricerca pubblici e gli istituti di istruzione universitaria, con sede in Toscana e con la possibilità di coinvolgere anche le imprese. L’obiettivo del bando, finanziato con risorse del FSE+ 2021/27, è quello di promuovere il rafforzamento delle sinergie fra alta formazione, ricerca, professioni e mondo produttivo.

Le Borse Pegaso, sono destinate a giovani laureati under 35, durano tre anni e possono prevedere periodi di studio e ricerca all’estero di almeno 6 mesi. Dal 2011 al 2021 sono stati 864 i beneficiari della Borse Pegaso e per l’anno accademico 2023/2024 la Regione ne finanzia altre 70.

Leggi l’articolo di Ilaria Giannini su Intoscana.it

Con il progetto Giovanisì portiamo avanti una precisa scelta strategica e lungimirante investendo nella ricerca e nelle intelligenze dei nostri giovani – spiega il presidente della Regione Eugenio GianiLe borse di dottorato Pegaso traducono in realtà questa strategia e costituiscono un tratto distintivo e qualificante dell’azione di governo della Toscana. Queste borse sono misure per il diritto allo studio ma al tempo stesso rappresentano azioni di prospettiva che guardano al futuro della Regione, valorizzando il rapporto fondamentale tra eccellenze, come il mondo accademico, e il tessuto produttivo che vuole investire in ricerca e innovazione. La Toscana è terra di genio e creatività, sostenerle resta il nostro impegno prioritario”.

Le borse di dottorato Pegaso – dichiara l’assessora Nardiniracchiudono il senso dell’azione e dell’impegno che la Regione mette campo per quando riguarda la formazione universitaria. Sosteniamo studentesse e studenti nel percorso di studi così come quello di perfezionamento, incentivando la sinergia tra istituzioni accademiche toscane e promuovendo la collaborazione tra mondo dell’Università e della ricerca e mondo dell’impresa. Il nostro obiettivo è offrire a ragazze e ragazzi che si formano in Toscana le migliori opportunità, consapevoli che quando si parla di istruzione, formazione, Università e ricerca si parla di ‘investimento’ e non di ‘costo’. Rafforzare la sinergia tra le istituzioni universitarie toscane e favorire il dialogo con le imprese è il modo migliore per costruire un’offerta formativa di qualità, incentivare l’occupazione giovanile e consentire anche alle nostre realtà produttive di potersi innovare, accompagnare le grandi transizioni che stiamo vivendo ed essere competitive. Fare squadra è essenziale ed il sistema toscano ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per raggiungere anche grandi risultati così facendo, come ad esempio è accaduto con la proposta progettuale toscana di ecosistema di innovazione relativo a scienze della vita e salute che si è aggiudicata un importante finanziamento PNRR. Questa è la strada da seguire, per una Toscana che mette al centro i saperi e l’innovazione, con ricadute positive sul territorio anche in termini di occupazione e contrasto delle disuguaglianze”.

(Da comunicato stampa di Toscana Notizie)