Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Nel corso della terza tappa di ‘Giovanisì in tour’ tante le sollecitazioni andate in scena nel botta e risposta tra il presidente della Regione Enrico Rossi e i ragazzi toscani che non si arrendono alla crisi. Con una priorità: vietato stare con le mani in mano

Articolo di Samuele Bartoliniwww.intoscana.it

Giovani assunti in azienda dopo un periodo di tirocinioRagazze che portano avanti in Garfagnana il Filo d’Arianna, un’associazione che promuove il reinserimento di adulti con problemi psichici. Un giovane esperto di comunicazione che lancia delle idee per risollevare il turismo in Versilia. E poi un’avvocatessa che ha fatto sei mesi di tirocinio all’ospedale della Versilia, se l’è visto rinnovare per altri sei, ma non sa che futuro la aspetta.

Tante le speranze, molti i dubbi conditi da qualche certezza raccontati ieri sera alla terza tappa di Giovanisì in tourIl Presidente Rossi incontra i giovani toscani“. L’appuntamento era nel dopocena sotto il pergolato del Bagno Piero a Forte dei Marmi. Una suggestiva location davanti al mare che ha visto rinnovarsi il dialogo a tu per tu, senza filtri, tra il presidente della Regione, Enrico Rossi, e i ragazzi toscani che non si arrendono alla crisi.

Giovanisì – ha ricordato Rossi – è prima di tutto una sollecitazione a uscire di casaA non stare con le mani in mano. Non vogliamo vendere illusioni. Il nostro progetto, che è stato preso a modello dall’Europa e dal commissario Ue Laszlo Andor per il programma Garanzia Giovani europeo, cerca di valorizzare le capacità e il saper fare dei nostri ragazzi. Con pochi euro: 433 euro al mese. Praticamente, un rimborso”.

Ma poi, magari, qualche porta si apre. Come per le imprese agricole. “In questi anni – continua Rossi – ben 670 giovani hanno fatto domanda a Giovanisì per aprire una impresa agricola. La nostra speranza è recuperare i tanti terreni lasciati al selvaggio e reintegrarli come paesaggio. E il ritorno all’agricoltura dei giovani può dare una grossa mano”.

Altri i temi affrontati durante la serata: trovare soldi per continuare il Festival pucciniano e il Carnevale di Viareggio, l’integrazione degli aeroporti di Pisa e Firenze, la costruzione di una metropolitana circolare che unisca la costa e la piana fiorentina.

E bando ai campanilismi da Medioevo: l’invenzione di un marchio unico per promuovere la Toscana nel mondo. Un sogno a cui il presidente vuole dare gambe entro la fine della legislatura.

 

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