Una porta sul lavoro

La Regione Toscana, nell’ambito di Giovanisì, cofinanzia 20 percorsi di Istruzione Tecnica Superiore rivolti a giovani fino ai 29 anni, di durata biennale, progettati per formare tecnici altamente specializzati in settori strategici della produzione toscana: meccanica, sistema moda, energia, turismo e beni culturali, agroalimentare, sanità, nautica trasporti e logistica, ICT e trasversale.

Fonte: articolo integrale pubblicato su Siena News il 14/12/21, disponibile a questo link

Its Vita, una porta sul lavoro. La storia di Simone: “Ho vent’anni e un lavoro alla Gsk”

“Mi sento gratificato e consiglio vivamente di frequentare questi corsi. Sono sottovalutati, ma possono dare delle opportunità che forse una laurea non dà. Dentro ad un’azienda puoi farti conoscere e, se ti applichi e sai fare bene le cose, loro ti notano e fanno fatica a mandarti via”.

L’importanza che possono avere i corsi dell’Its Vita per fare trovare degli sbocchi professionali ai più giovani è testimoniata dalle parole di Simone Ginnaneschi, ragazzo poco più che 20enne che, da un anno e mezzo, lavora stabilmente all’interno di una multinazionale come Gsk.

“Sono un tecnico di laboratorio nel reparto di purificazioni e mi occupo anche di analisi elettroforetiche e cromatografiche”, tiene a precisare Ginanneschi che ha frequentato le lezioni del corso Bioqualtech. “Ho avuto la possibilità di conoscerlo grazie agli orientamenti fatti durante le scuole  superiori – spiega-. Mi sono appassionato e mi è piaciuto l’inserimento all’interno di aziende come Gsk”.

Quale è stato il percorso del ragazzo?

“Ho fatto più di  1200 ore di lezioni e 800 stage all’interno dell’azienda. Sono partito dalla parte analitica e, finiti i sei mesi di stage, sono passato al reparto di purificazione dove sono tutt’ora impiegato”.

I percorsi didattici, altamente professionalizzanti, possono contare su partner di valore come le principali aziende farmaceutiche del territorio, oltre che sul sostegno del Ministero dell’Istruzione, della Regione Toscana e della Fondazione Toscana Life Sciences.

Intervista pubblicata il 16/12/21