L’importanza dei viaggi… e dello spazio (di lavoro) condiviso

Silvia

Area tematica: Lavoro

Una passione per i viaggi, coltivata anche all’interno di un coworking. È la storia di Silvia, beneficiaria di un voucher per coworkers, opportunità promossa dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì, e finanziata con risorse del Por Fse 2014-2020.

Silvia, sei una blogger e hai deciso di lavorare in uno spazio di coworking usufruendo dei voucher per coworkers promossi nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Quando hai scoperto questa opportunità e perché hai fatto questa scelta professionale?

Ho scoperto i voucher grazie al titolare del coworking dove avevo intenzione di andare a lavorare. Come blogger di viaggi mi trovavo sempre fuori per lavoro e avevo bisogno di un luogo di lavoro che non fosse quello solitario di casa mia, bensì uno spazio condiviso con altre persone, un ambiente capace di stimolarmi. Da questo punto di vista la vita del coworking è divertente, perché socializzi con altre persone, collabori con loro… ma non è solo una questione di lavoro, perché uno dei pregi del lavorare in uno spazio condiviso è anche quello di ritrovarsi tutti insieme nei momenti di pausa, quando si condivide il pranzo o si prende il caffè.

Il tuo lavoro deriva dalla tua passione per i viaggi. Ci racconti di cosa ti occupi?

Ho iniziato dedicandomi ai viaggi, attività che si è evoluta con la creazione di un blog ed infine nell’organizzazione di veri e propri corsi di blogging. In generale, mi occupo di promozioni di viaggi per strutture e piccole aziende, facendo una sorta di mini-marketing, realizzando piccoli progetti. Con il tempo comunque ho cominciato anche a dedicarmi al life style.

Per lavoro ho viaggiato molto, ma attualmente, avendo due bambini piccoli cerco sempre di lavorare in Toscana e spostarmi il meno possibile.

Di solito, chi lavora in un coworking sostiene che il valore aggiunto di uno spazio di condivisione sia quello di poter “fare rete” con altri professionisti. Condividi questa opinione?

Sì. Lavorare in un coworking è come avere tanti colleghi che si occupano di cose molto diverse tra loro, ma a volte si ha la fortuna di collaborare insieme e di riuscire a fondere le competenze specifiche di ognuno di noi.

Consiglieresti a un professionista come te di lavorare in un coworking?

Sì, perché il coworking come spazio di lavoro offre tante possibilità, anche da un punto di vista logistico: si può optare per affittare un ufficio separato e chiuso, dove coltivare la propria attività, oppure una semplice postazione in uno spazio comune a tutti gli effetti. Da questo punto di vista il coworking è molto comodo e versatile, perché presenta diverse tipologie di postazioni e tutte quante ti permettono di lavorare comodamente.

Intervista effettuata il 16 maggio 2019

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Immagine della storia

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