Lavorare in Polonia: un'esperienza formativa irripetibile
Leonardo
Leonardo Battelli, laureato in economia aziendale all’Università degli Studi di Firenze, è uno dei beneficiari delle borse di mobilità professionale in Europa attivate dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì e rivolte ai giovani toscani over 18 che vogliono svolgere un’esperienza di lavoro all’estero per crescere, accumulare nuove competenze e qualificarsi. Noi di Accènti lo abbiamo intervistato per farci raccontare come è andata la sua esperienza.
Come sei venuto a conoscenza dell’opportunità offerta dalle borse di mobilità professionale in Europa?
Ad ottobre 2017 avevo finito la mia esperienza di lavoro in Italia e avevo in mente di farne una all’estero. Cosi cercando su internet e anche tramite passaparola di amici, sono venuto a conoscenza delle borse di mobilità professionale. Dopo alcuni colloqui in varie aziende ho avuto la risposta: la mia destinazione sarebbe stata Breslavia, in Polonia, in un’azienda che lavora nel settore dei servizi.
Quando sei partito e che lavoro svolgevi all’estero?
Sono andato in Polonia un paio di giorni prima di firmare il contratto e il 1 dicembre 2017 ho iniziato. Per questa azienda mi occupavo delle risorse umane facendo assistenza a tutto campo ai dipendenti italiani.
Come consideri questa esperienza lavorativa ma anche di vita?
La mia esperienza è stata altamente formativa e molto stimolante. Ho imparato a lavorare con un gestionale, ho potuto usufruire dei corsi interni all’azienda per migliorare le mie competenze e specializzarmi ulteriormente. La cultura e il metodo di lavoro nordico per me sono stati ottimali: più organizzazione, orari di lavoro ridotti e meno carico di stress. Inoltre a livello umano sono riuscito a farmi delle amicizie e a creare quella zona di comfort che spesso non è facile trovare quando si fanno esperienze all’estero. Insomma è stata un’esperienza più che positiva, a giugno sono tornato a Firenze e ho trovato lavoro qua.