Nuove Prospettive
Corso
Un percorso formativo che è un connubio perfetto tra teoria e pratica. Corso, 22 anni, sta frequentando un corso ITS (Istruzione Tecnologica Superiore) della Fondazione VITA, misura promossa dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì e cofinanziata dal POR FSE 2014-2020.
Stai frequentato un corso ITS inserito nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Come sei venuto a conoscenza di questa opportunità?
Ho scoperto Giovanisì e la possibilità di frequentare un corso ITS grazie a mia madre, che in quel momento era la responsabile dell’alternanza scuola-lavoro per l’istituto dove lavora. Quando ho concluso le scuole superiori – ho fatto lo scientifico – mi sono iscritto all’università (facoltà di chimica), ma dopo pochi mesi mi sono reso conto che non faceva per me. Volevo un percorso che si focalizzasse solo sulla teoria, ma anche sulla pratica, e più vicino al mondo del lavoro rispetto all’ambito accademico. Così mi è tornato in mente il corso ITS di cui mi aveva parlato la professoressa al liceo e ho deciso di iscrivermi. A distanza di tempo, devo dire che il percorso che ho scelto si è rivelato sicuramente più stimolante, almeno per me, rispetto a quello universitario.
Nello specifico, stai seguendo il corso biennale “Tecnico superiore per il sistema qualità di prodotti e processi a base biotecnologica”. Quali sono gli argomenti principali affrontati durante le lezioni?
Abbiamo affrontato tutte quelle che potrei definire “materie di base”: chimica, biotecnologie farmaceutiche e farmacologiche, biologia molecolare e, in generale, altre materie legate sempre all’ambito farmaceutico.
Poi abbiamo affrontato anche altri argomenti, più trasversali e molto interessanti, come diritto del lavoro, marketing aziendale e sicurezza sul lavoro, solo per fare tre esempi. Lo studio di queste materie è stato molto interessante ed importante, perché personalmente mi hanno dato un’idea di che cos’è effettivamente il mondo del lavoro.
Credi che l’aver frequentato un corso ITS ti possa aiutare ad entrare nel mondo del lavoro?
Credo proprio di sì e questo per un motivo molto semplice: perché se le lezioni teoriche che abbiamo seguito erano curate da docenti dell’Università di Siena, quelle pratiche invece erano tenute da “docenti” provenienti proprio dal mondo del lavoro: responsabili d’area di aziende, liberi professionisti. È stato proprio questo primo contatto con il mondo del lavoro già in aula che ha dato a me e credo anche ai miei colleghi gli stimoli necessari per vivere a pieno quest’esperienza formativa finalizzata proprio all’inserimento nel mondo del lavoro. Quando ho iniziato questo corso le mie prospettive, avevo comunque sempre in testa di ricominciare un corso di studi all’Università; ora, a distanza di qualche mese dal mio inizio, sebbene sia rimasto il desiderio di prendere una laurea, devo dire che il corso ITS mi ha dato altre prospettive, e sto maturando questa consapevolezza anche alla luce dello stage che ho iniziato da poco.
Proprio a proposito dello stage, il corso ti sta permettendo anche di svolgere un periodo di 800 ore in un’azienda del settore. Ci racconti anche di questa esperienza?
Sono stato molto fortunato, perché sono riuscito, grazie a uno dei docenti, di entrare a fare lo stage in un’azienda giovane che ha sede a Siena, all’interno dell’incubatore dell’ITS VITA. È un’azienda che si occupa di studio, ricerca e sviluppo di vaccini ed è molto attenta all’uso della nuove tecnologie nel processo, tanto che stanno mettendo a punto un laboratorio 4.0. Io sto appunto lavorando a questo progetto, ma al di là di questo, credo che la vera esperienza sia quella di entrare a contatto con un’azienda, vedere come funziona al suo interno.
Consiglieresti di frequentare un corso ITS?
Sì, in primis perché questa tipologia di corsi vedono il coinvolgimento diretto anche delle aziende e questo si nota anche dal programma dei corsi, dalla loro struttura, dal fatto che i percorsi sono mirati a formare e specializzare quelli che dovranno essere i lavoratori di domani, e questo credo sia un’opportunità sia per i giovani, ma anche per le aziende stesse, perché possono formare un personale altamente specializzato.
Intervista effettuata il 10 aprile 2019