Un percorso di crescita
Benedetta, Chiara, Lorenzo, Michele
Pubblichiamo l’intervista a cura dell’associazione di volontariato “Pozzo di Giacobbe” di Quarrata (PT) ad alcuni giovani che hanno svolto il Servizio Civile regionale, opportunità promossa dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì, in alcuni progetti dell’associazione. Qui l’articolo completo.
Loro sono Benedetta, Chiara, Lorenzo e Michele, quattro ragazzi nati negli anni ‘90 che hanno deciso di intraprendere un anno di Servizio Civile Regionale, e hanno scelto i progetti proposti dalla nostra realtà e dalla Cooperativa Integra.
Ciao ragazzi! In quali progetti di Servizio Civile siete impegnati?
B. Lorenzo ed io abbiamo scelto il progetto ALI – Autonomia Lavoro Integrazione che riguarda principalmente gli adulti. Passiamo le nostre giornate all’Emporio Sociale a fare assistenza alle persone che vengono a fare la spesa, a mettere a posto gli scaffali…insomma, facciamo quello che c’è da fare in un posto particolare come l’Emporio!
Michele invece è inserito nel progetto WELCOME che si occupa di minori e principalmente consiste in attività di aiuto compiti e sostegno scolastico; ore divise tra i banchi di scuola e i locali dello Spazio Giovani. Chiara, infine, impiega le sue 30 ore settimanali nel progetto CREA della Cooperativa Sociale Integra, in cui fa assistenza e supporto alle attività rivolte alle destinatarie della cooperativa presso il laboratorio di cucito.
Cosa vi ha portato a decidere di fare il Servizio Civile?
B. Essenzialmente la voglia di capire che cosa fare da grande. Il Servizio Civile è un’esperienza utilissima, perché riesce a chiarirti le idee.
M. Oggi non è facile entrare nel mondo del lavoro, e il Servizio Civile ti dà l’opportunità di fare un’esperienza a metà fra un lavoro e un periodo di formazione e crescita personale che può farti capire molte cose anche su te stesso e il percorso che vuoi fare.
L. Per me è stata la voglia di riattivarmi ogni giorno. Non riesco a stare senza fare niente, ho tanta voglia di impegnarmi e fare esperienze nuove.
Perché avete scelto i progetti del Pozzo di Giacobbe e di Integra?
M. Non conoscevo il Pozzo di Giacobbe; quando ho deciso di fare il Servizio Civile ho guardato le realtà della mia zona, e leggendo i vari progetti WELCOME mi è piaciuto molto, perciò ho deciso di provare a candidarmi.
L. Io invece conoscevo già l’associazione. Sono stato un volontario prima di iniziare il servizio civile, e ho anche preso parte ad un progetto per l’inclusione lavorativa a causa della mia invalidità. Quando ho saputo che potevo fare domanda per il Servizio Civile non mi sono lasciato sfuggire l’occasione!
C. Venivo da un momento di confusione, non sapevo se fare l’università e non riuscivo a trovare lavoro. Mi sentivo un po’ spaesata, quindi ho pensato al Servizio Civile e ho detto perché no? Il progetto di Integra mi è piaciuto, ho provato questa strada e direi che ho fatto bene!
Come avete vissuto il periodo del lockdown da volontari del Servizio Civile?
B. Sicuramente il nostro anno di servizio è stato penalizzato dalla pandemia. Poco dopo aver iniziato, infatti, è arrivato il lockdown che ci ha costretti a rimanere a casa. Le attività dei nostri progetti erano sospese, e siamo rimasti fermi per un po’. Non abbiamo neanche avuto il tempo di familiarizzare con il contesto e con le attività che subito si è interrotto tutto. Poi, quando siamo rientrati, è stato come un nuovo inizio, ma intanto il mondo era cambiato.
M. Purtroppo non abbiamo potuto godere appieno di questa esperienza soprattutto per quanto riguarda le relazioni e i rapporti con le persone, penalizzati dalla pandemia non solo in questo contesto ma in generale.
Cosa vi piace di più del vostro lavoro qui?
B. Il clima che si respira, un’atmosfera familiare che ti fa sentire accolta e ti fa stringere rapporti con le persone, nonostante il covid!
L. A me piace molto lavorare all’Emporio Sociale perché amo stare a contatto con le persone e sapere che sto facendo qualcosa di utile per loro, che le sto aiutando in qualche modo, soprattutto in tempi difficili come questi. Poi mi dicono che sono un tipo fiscale, e infatti mi piace mettere a posto i prodotti sugli scaffali del market.
C. Quando il laboratorio di Integra ha riaperto, le donne della cooperativa hanno avviato una produzione di mascherine protettive in tessuto, lavabili e riutilizzabili, a basso impatto ambientale. Mi piace molto lavorare a questa iniziativa perché è qualcosa di bello e utile per la comunità. Mi sento parte di un processo virtuoso.
I nostri ragazzi continueranno il loro Servizio Civile fino ad aprile 2021, perché la Regione Toscana, nell’ambito di Giovanisì, ne ha prorogato la scadenza per recuperare i mesi persi del lockdown.
Ci diamo appuntamento fra qualche mese per farci raccontare come è andato avanti il loro impegno e cosa si porteranno nel cuore dopo questa esperienza. Nel frattempo…buona continuazione, ragazzi!
Intervista pubblicata il 30/11/20