Università di Pisa al Polo Sud La missione di due geologi

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Sono partiti il 24 dicembre e rimarranno in Antartide fino all’8 febbraio. Obiettivo: capire come si è formato il continente più freddo della terra e perché si presenta così com’è oggi

di Samuele Bartolini

In Antartide per capire come si è formato e perché si presenta oggi così com’è. La vigilia di Natale due geologi del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, Chiara Montomoli e Natale Perchiazzi, sono volati nel continente più freddo della terra per partecipare alla XXVIII missione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Un viaggio affascinante per studiare un’area del globo che, a differenza dell’Artide, nasconde sotto un profonda coltre di ghiaccio delle rocce che emergono soprattutto lungo le zone periferiche e in corrispondenza delle fasce montuose.

L’attività di ricerca dei geologi italiani si svolge nella parte settentrionale della Terra Vittoria (Northern Victoria Land), una regione molto vasta che si affaccia sulla costa occidentale del Mare di Ross (Ross Sea), proprio a sud della Nuova Zelanda. I ricercatori dell’ateneo hanno il compito di esaminare le rocce che risalgono al Giurassico, intorno a 180-170 milioni di anni fa con l’obiettivo di acquisire nuovi dati stratigrafici, sedimentologici, paleontologici, strutturali, petrografici e geocronologici, che permetteranno una migliore caratterizzazione delle successioni vulcano-sedimentarie Triassico-Giurassiche che affiorano lungo la catena Transantartica nella Terra Vittoria.

Partendo dalla base Mario Zucchelli dell’Enea, i due geologi faranno una serie di escursioni in elicottero per fare dei campionamenti sugli affioramenti rocciosi e chiarire le relazioni e le giaciture delle rocce affioranti. Durante il periodo di svolgimento della missione (24 dicembre-8 febbraio) sarà cura dei ricercatori pubblicare un “diario” delle loro attività sulla pagina Facebook.

Fonte notizia www.intoscana.it