I limiti dei tirocini retribuiti…
Luogo: da Referente Giovanisì PO
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ciao,
allo sportello delle Politiche Giovanili della Provincia di Prato abbiamo appena ricevuto aclune osservazioni di una ragazza che aveva avviato le pratiche per il tirocinio e che a tre giorni dall’inizio dell’esperienza si è vista esclusa per il limiti della legge finanziaria che il governo nazionale ha varato quest’estate. Insomma il racconto di un’aspettativa delusa che speriamo possa servire per trovare il prima possibile una soluzione.
“Buongiorno,
l’intento di questa mail è quello di fare alcune osservazioni che spero si riveleranno costruttive in merito ai tirocini retribuiti tramite il progetto giovanisi.
Nel mese di giugno mando il mio curriculum ad un’azienda che mi propone un tirocinio part time (24 ore settimanali) a titolo totalmente gratuito sia a livello di pagamento che di rimborsi spese.
Io vengo a conoscenza del progetto giovanisi e propongo all’azienda di parteciparvi. A quel punto l’azienda accetta di pagarmi le 400 euro richieste nel bando ma a patto che il part time diventi un full time (40 ore settimanali). Chiedo allo staff di giovanisi se esista un regolamento che tuteli il tirocinante ma mi viene risposto che il bando non indica un monte ore minimo e massimo ma solo un rimborso minimo di 400 euro che all’azienda saranno rimborsate per metà dalla regione e che sta all’azienda stabilire la quantità di ore.
A questo punto la prima osservazione:
Credo che ci sia bisogno di regolamentare la proporzione tra pagamento e ore di tirocinio, se no si rischia che le aziende dovendo sborsare 200 euro si vogliano assicurare la massima presenza possibile da parte del tirocinante e quello di giovanisi da strumento di sostegno per i giovani si trasformi in uno strumento di sfruttamento. Per esempio le 400 euro minime potrebbero riferirsi ad un part time, mentre per un full time se ne dovrebbero richiedere di più all’azienda.
Con un po’ di amarezza accetto il full time a 400 euro per tre mesi da settembre a dicembre 2011.
Con l’azienda ci accordiamo per avviare la richiesta i primi di settembre per poi iniziare il 21, visto che dal centro per l’impiego ci dicono che saranno necessari solo tre o quattro giorni per l’attivazione del tircinio (avendo già pronti tutti i documenti necessari: curriculum, attestato di disoccupazione, progetto formativo).
I primi di settembre l’azienda fa partire la richiesta e solo dopo una settimana dal centro per l’impiego sollevano dei problemi per l’attivazione del tirocinio. Ci spiegano che a seguito della nuova finanziaria, con un decreto del 13 agosto che regolamenta i tirocini, possono accedere al bando solo i giovani che si sono laureati da non più di dieci mesi e io non posso accedervi perché mi sono specializzata in aprile 2011 ma laureata nel 2008. Mi viene detto che non sono previste deroghe in merito e anche se di fatto io ho concluso il mio percorso di studi triennale, specialistica e di specializzazione nell’aprile di quest’anno. Così viene preclusa la possibilità di accedere a questa opportunità.
Quindi alla fine della fiera ad oggi (22 settembre) non ho iniziato il tirocinio e non credo che mi verrà accettata la domanda.
Se questo vuole essere davvero uno strumento di sostegno per i giovani non può essere circoscritto solo ai neolaureati ma dovrebbe includere anche quei laureati che hanno deciso di proseguire il percorso di studi con un master, una specializzazione o un dottorato e che solo dopo cercano di inserirsi nel mondo del lavoro magari attraverso un tirocinio formativo in azienda.
Così facendo quello di giovanisi si riduce ad uno strumento impossibile da utilizzare se sommiamo le difficoltà burocratiche, la difficoltà nel coinvolgere l’azienda e le tante restrizioni per accedervi.
Credo di non essere la sola in questa situazione, ho avuto la sfortuna d i essere una delle prime a venire a conoscenza e a tentare di partecipare al bando e pago le conseguenze di un progetto ancora non definito e sperimentato.
Mi auguro di contribuire con le mie osservazioni al miglioramento del progetto che ritengo essere un’azione utile alla formazione dei giovani.
Cordiali saluti
Virginia”