3 bandi per borse di studio promossi dalla Banca d’Italia
Luogo: da giovanisì
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Come ogni anno, la Banca d’Italia promuove 3 bandi per il finanziamento di borse di studio, rivolti a laureati che hanno scritto la loro tesi di laurea in materie economico-politiche. Quest’anno la data di scadenza per presentare la domanda è fissata al 18 ottobre 2019.
Le borse comportano l’obbligo della frequenza per l’anno accademico 2020/2021 di un corso universitario di perfezionamento, all’estero, di durata prevista non inferiore a 9 mesi, a scelta del candidato. Il corso prescelto dovrà essere in linea con gli studi svolti e coerente con il campo tematico della tipologia di borsa per la quale si concorre.
I 3 bandi finanziaranno 7 borse di studio, del valore di 27.000 euro ciascuna (che verrà corrisposto in 4 rate), distribuite nel seguente modo:
- 3 borse di studio intitolate a “Bonaldo Stringher”, destinate al perfezionamento degli studi all’estero nel campo dell’economia politica e della politica economica
- 2 borse di studio intitolate a “Giorgio Mortara”, destinate al perfezionamento degli studi all’estero sulle metodologie matematiche, statistiche ed econometriche, principalmente finalizzate all’analisi delle istituzioni, dei mercati e degli strumenti finanziari e della loro regolamentazione
- 2 borse di studio intitolate a “Donato Menichella”, destinate al perfezionamento degli studi all’estero sulle interrelazioni tra crescita economica ed ordinamento giuridico nonché sugli impatti della regolamentazione sulle attività economiche
Ogni candidato potrà concorrere all’assegnazione di una sola tipologia di borsa.
A chi è rivolto
Le borse sono destinate a coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti (da possedere alla data di scadenza della presentazione della domanda):
- cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell’Unione Europea
- laurea magistrale (o specialistica) conseguita successivamente al 31 luglio 2017 preso un’università italiana e con voto di laurea non inferiore a 110/110
- ottima conoscenza della lingua straniera utilizzata nei corsi universitari prescelti per la fruizione della borsa.
Come partecipare
La domanda di partecipazione deve essere inviata accedendo alla piattaforma dedicata sul sito della Banca d’Italia. La domanda dovrà essere corredata dalla seguente documentazione, da allegare in formato .pdf:
- una dichiarazione sottoscritta, contenente l’indicazione della data e del voto di laurea nonché l’elenco di tutti gli esami sostenuti con l’indicazione della data di effettuazione e della votazione (devono essere indicati anche gli esami sostenuti per il conseguimento della laurea triennale)
- la tesi di laurea
- la sintesi della tesi di laurea, possibilimente di non più di mille parole
- la copia del certificato TOEFL/IELS/Cambridge o altra documentazione equivalente attestante l’ottima conoscenza della lingua straniera utilizzata nei corsi universitari prescelti per la fruizione della borsa
- la copia dei risultati ottenuti nel Graduate Record Examination (GRE) o nel Graduate Management Admission Test (GMAT) ovvero di test omologhi eventualmente richiesti dalle Università prescelte per il perfezionamento degli studi
- una o più lettere di referenza rilasciate dai docenti universitari, firmate dagli stessi (a tal fine, i docenti dovranno inviare le lettere anche tramite mail, all’indirizzo personale.borsesmm@bancaditalia.it
- il curriculum vitae
- eventuali altri lavori e attestati (scritti, pubblicazioni, titoli professionali, ecc.)
- un documento di riconoscimento in corso di validità
Nella domanda andranno inoltre indicati il programma degli studi e delle ricerche che il candidato si prefigge di compiere nonché l’università estera prescelta; andranno inoltre dettagliatamente illustrate le finalità che il candidato si ripromette di conseguire dalla frequenza del corso di perfezionamento.
Quando
La domanda dovrà essere inviata entro il 18 ottobre 2019 (ore 16).
Per informazioni
- consultare la pagina dedicata
- consultare il documento contenente i 3 bandi, scaricabile in formato .pdf al seguente link
Fonte: Banca d’Italia