Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
Blog

Lo scorso 6 dicembre a Roma, AlmaDiploma, associazione di scuole nata sul modello AlmaLaurea, ha presentato al convegno “Orientamento e prospettive per i diplomati” il nuovo Rapporto su 48.272 diplomati a luglio 2013 

In questi anni il tema dell’orientamento è diventato sempre più centrale nella nostra società, e in particolare nel mondo della scuola, perché riguarda i giovani che si accingono a diventare cittadinanza attiva della nostra nazione di cui rappresentano il futuro prossimo. “Quello che un Paese avanzato non può permettersi è lo spreco di risorse umane. In particolare dei giovani, che rappresentano il futuro: un bene prezioso che stiamo perdendo all’anagrafe e verso il quale la perdurante disattenzione e sottovalutazione da parte del mondo adulto finirà per diventare un vero punto critico”, il commento di Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea.

Orientare, dunque, i ragazzi a scelte consapevoli dopo il diploma di scuola secondaria superiore non può più essere solo un doveroso impegno da parte delle istituzioni scolastiche. E’ una necessità, un’urgenza per il Paese. Si tenga presente che ancora oggi 82 immatricolati su cento provengono da famiglie i cui genitori non hanno esperienza di studi universitari e 17 immatricolati su cento abbandonano nel corso del primo anno di università. E viene confermato anche che, se tornassero ai tempi dell’iscrizione alla scuola superiore, 55 diplomati su cento ripeterebbero lo stesso corso, ma 44 su cento cambierebbero l’indirizzo di studio e/o la scuola. Infine, soltanto il 30% dei giovani di 19 anni si iscrivono all’Università: quante risorse potenziali sprecate.

Nel corso del convegno è stato presentato il Profilo dei Diplomati 2013 ricavato dalle performance di studio, le valutazioni sull’esperienza scolastica e le intenzioni di 48.272 diplomati che hanno superato l’Esame di Stato lo scorso luglio, restituendo una documentazione aggiornata e attendibile per far crescere la cultura della valutazione nelle scuole e per passare a un orientamento mirato alle caratteristiche specifiche dei giovani così come raccomanda l’Unione Europea.