Udoo, computer multi-tasking. Il futuro tech parla toscano

Data e ora: Pubblicato il: 5 Giugno 2013 in Magazine

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 width=E’ tra i primi venti progetti al mondo finanziati in Kickstarter, la piattaforma web delle idee più innovative

Ha appena un anno e mezzo e fa già tanto parlare di sé. E’ il micro-computer Udoo, è nato in Toscana e sta scalando le classifiche di Kickstarter, forse la principale piattaforma web per cittadini di lingua inglese per lanciare il finanziamento dal basso delle idee più rivoluzionarie in circolazione. Ha raggiunto in pochi mesi di esposizione ben 490.000 dollari, è tra i primi venti progetti al mondo che piacciono di più e sta per staccare il biglietto da mezzo milione.

Udoo ha grandi ambizioni. Fonde insieme computer tradizionali, smartphone e microcontrollori (quelli che regolano la temperatura dei frigo o delle case, per intendersi) in un unico componente. E’ frutto della collaborazione tra SECO (www.seco.com), un’azienda aretina di microcontrollori, e Aidilab (www.aidilab.com), una società di Interaction Design messa in piedi da docenti e ex studenti dell’Università di Siena. Daniele Conti, Antonio Rizzo e Maurizio Caporali sono i capoprogetto.

Ma cosa fa Udoo? Composto da Raspberry Pi e Arduino Due, è una sorta di multitasking tecnologico che lavora sia con il sistema operativo Linux che Android e permette un’interazione su più livelli. Lo si potrà utilizzare per imparare a programmare i comportamenti dei pixel su uno schermo, ma anche gli oggetti che stanno intorno a noi. Servirà nelle scuole per avviare i nativi digitali alla scoperta dell’apprendimento 2.0, ma anche nella domotica fai da te.

“Tra i progetti che abbiamo intenzione di promuovere – spiega Antonio Rizzo, uno dei fondatori della Aidlab -, ce n’è uno con una scuola di Barcellona in Spagna per realizzazione delle soluzioni DIY low cost e open source, come ad esempio dei banchi per le scuole. Inoltre nel 2014 lanceremo un concorso di idee aperto a tutti, anche se avrà nelle università il suo punto di riferimento principale, sarà articolato per categorie, e l’educazione nella scuola è una delle categorie che consideriamo più importanti e promettenti”.

Rizzo non pone limiti alla provvidenza. Evidentemente la filosofia open source hardware apre orizzonti impensati che nascono dalla condivisione delle idee. “In due mesi di esposizione in Kickstarter sono arrivati così tanti suggerimenti dai navigatori – racconta – che ci hanno fatto cambiare idea sulla evoluzione di questo board. Conclusa la campagna di finanziamento, abbiamo due progetti. Uno è con il Centro di ricerca Enel di Pisa per l’ottimizzazione della produzione elettrica con il fotovoltaico. Udoo garantirebbe un’autoregolazione del funzionamento dei pannelli in alta montagna che li renderebbe più convenienti e più efficienti. Un’altro progetto è il mondo della Domotica fai da te. L’open source renderebbe automatico il regolamento delle temperature nelle stanze in funzione delle stagioni, delle attività lavorative che vi si svolgono interfacciandosi con i sistemi energetici esterni”. Insomma, il futuro sembra già a portata di mano. E con Udoo parla toscano.

 

 

Fonte: articolo di Samuele Bartolini, www.intoscana.it

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