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Il festival, dal 2 al 5 luglio, ospiterà 25 band tra le migliori realtà di Arezzo e provincia oltre a guest nazionali e internazionali.

Sempre con ingresso gratuito

Giovedì 4 luglio ad Arezzo al Parco di via Alfieri l’incredibile live del trio danese

Dopo la conferma dei Blastema, protagonisti dell’ultimo festival di Sanremo, il cast della nona edizione del Mengo Music Fest si arricchisce di un altro nome di livello internazionale. Saranno i danesi WhoMadeWho i protagonisti della serata di giovedì 4 luglio. Una serata che si preannuncia assolutamente indimenticabile, come sempre con ingresso gratuito. Il Mengo Music Fest si terrà da martedì 2 a venerdì 5 luglio 2013 ad Arezzo, al parco di via Alfieri in zona Tortaia. In attesa di ulteriori conferme, una nona edizione assolutamente scoppiettante.

Gli WhoMadeWho si formano nel 2003 a Copenaghen, in Danimarca, dall’incontro tra il cantante e chitarrista Jeppe Kjellberg, proveniente dalla scena avant garde jazz della città, il bassista Tomas Hoffding, proveniente dalla scena indie-rock, e il batterista Tomas Barford, già nei Filur e al fianco di Kasper Bjorke e conosciuto anche come DJ con lo pseudonimo Tomboy. Il loro primo eponimo album viene stampato nel 2005 dall’etichetta tedesca Gomma Records, così come il secondo disco THE PLOT del 2009. Suonano insieme e remixano brani per gente come Daft Punk, LCD Soundsystem, Hot Chip e Digitalism e si inseriscono con naturalezza proprio in quella scena in bilico tra elettronica e indie-rock. Nel 2011 arriva il mini album KNEE DEEP, primo lavoro per la prestigiosa label teutonica Kompakt, con la quale pubblicano anche il terzo capitolo discografico BRIGHTER nel 2012. Il trio danese è difficile da definire, ma la loro musica ha uno suono solare e allo stesso tempo potente ed è stilisticamente e armonicamente avventurosa. I loro live sono sempre un’esperienza indimenticabile e sorprendente.

DISCOGRAFIA ESSENZIALE

WHO MADE WHO -2005
THE PLOT -2009
KNEE DEEP -2011
BRIGHTER -2012

Recensione di BRIGHTER
Ci sono una serie di band, artisti e progetti che si posizionano esattamente a cavallo tra due generi, talvolta tra due mondi. Si, perchè il confine tra l’indie-rock e l’elettronica (soprattutto quella danzereccia/da club) può risultare molto sottile, ma può anche essere una frontiera che non tutti gli appassionati di questi due generi sono disposti a valicare. A mettere d’accordo (quasi) tutti ci sono una serie di formazioni che hanno saputo ben amalgamare le due atmosfere: dai Digitalism a LCD Soundsystem, passando per Hot Chip, Klaxons e via così. In questo filone possiamo tranquillamente aggiungere gli WhoMadeWho, trio danese capitanato dal frontman Jeppe Kjellberg, con all’attivo due dischi per l’etichetta bavarese Gomma Records (l’eponimo esordio del 2005 e “The plot” del 2009) ed un mini-album (“Knee deep”, 2011) per la prestigiosa Kompakt (sempre di teutonica provenienza). Proprio per la Kompakt (ormai una garanzia, basti pensare agli ultimi lavori di The Field, Walls e Gui Boratto) esce il terzo lavoro ufficiale intitolato “Brighter”. Forse è ancora presto per definire questo disco quello della consacrazione, ma la band di Copenaghen stavolta ha indubbiamente azzeccato diverse mosse. Il sound degli WMW è più electro rispetto al passato e la sintesi tra territori cupi, rock e ballabili, è ben rappresentata dal primo singolo “Inside world”: un brano da dancefloor, con synth anni Ottanta, un testo che invita a lasciarsi andare (“Take a break in your morning road, Listen to the sound of the feet, Take a listen to your heart beat”), ma un’atmosfera che non perde mai quel pizzico di oscurità che ci sta come il cacio sui maccheroni. Una vera bomba. Gli WhoMadeWho hanno la capacità di virare da veri e propri inni electro come “The sun” e “Skinny dipping” (riecheggiano dei Friendly Fires più pesanti), a bolidi synth-pop sui quali sfrecciare in pista (“Greyhound”, “The divorce”, “Never had the time”), fino ad episodi più riflessivi. Come la splendida e semi-acustica “Fireman”, il piano malinconico di “Running man”, i sei minuti della finale “Below the cherry moon” ed il perfetto equilibrio tra ritmi tribali e new-wave di “The end”. Gli WhoMadeWho pare abbiano trovato la quadratura del cerchio, con un lavoro che amalgama ottimamente tutte le loro anime e li proietta con merito tra le maggiori realtà electro-indie europee. C’è del marcio in Danimarca? No, anzi…

(Ercole Gentile-rockol.it)

Tutti gli appuntamenti del Mengo Music Fest sono a ingresso gratuito.

Sempre attivi bar, ristorazione e il mercato di artigianato e gadget.

Per informazioni 3493612698 e 331876729.

www.mengomusicfest.com