High-tech: è boom in Toscana. La tecnologia batte la crisi

Data e ora: Pubblicato il: 16 Aprile 2013 in Magazine

Luogo: da giovanisì

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 width=Sono oltre 1400 le aziende ad alto contenuto tecnologico nella nostra regione, con un fatturato di 12 miliardi di euro e una crescita prevista per il 2013 del 2,6%

Continua il trend positivo per le imprese high-tech della Toscana. Il fatturato delle aziende ad alta tecnologia in Toscana è cresciuto dell’1,1% nel 2012, con una previsione di crescita del 2,6% per il 2013. Questa la fotografia positiva di un settore che non conosce la crisi, scattata dal rapporto realizzato da Unioncamere Toscana e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che è stato presentato ieri a Firenze. I risultati sono ottimi, soprattutto se paragonati al calo del 5,4% del fatturato delle aziende non high-tech registrato nel 2012, che prevedono per quest’anno una diminuzione dell’1,7%.

L’osservatorio ha censito 1.468 aziende high-tech in Toscana, con un fatturato complessivo intorno ai 12,2 miliardi di euro e quasi 41mila occupati. Il 42% delle imprese opera nell’Ict, ma è la meccanica avanzata a rappresentare da sola un terzo del giro d’affari dell’alta tecnologia. Pisa e Firenze sono le due province con la maggiore concentrazione di aziende. Il 46% delle aziende dell’alta tecnologia realizza oltre la metà del proprio fatturato sui mercati esteri, sia nell’area euro (Francia, Germania, Spagna) sia in Usa e nei Paesi Bric. Nell’ultimo triennio l’introduzione di nuovi prodotti ha assorbito una quota di fatturato pari al 39%.

Nell’ultimo triennio, per contrastare gli effetti della crisi e diversificare le opportunità di business, le imprese che svolgono ricerca hanno puntato al lancio di nuovi prodotti, che solo in parte sono già stati introdotti sul mercato (39,7% dei casi), mentre altri sono ancora allo stadio progettuale (13,2%) o prototipale (9,4%). Il 75% dei nuovi prodotti/servizi sono di nicchia, e nel 60% dei casi si collocano in prossimità della frontiera tecnologica del settore di riferimento.

Ma il dato forse più significativo è che l’introduzione dei nuovi prodotti, nell’ultimo triennio, ha assorbito una quota di fatturato pari mediamente al 39,0%. Le imprese high-tech che hanno brevettato, negli ultimi tre anni, sono il 21,1%: di queste, il 39,0% è costituito da micro-imprese (meno di dieci addetti) ed il 45,6% da piccole imprese (fra 10 e 49 addetti). Fra le imprese maggiormente dinamiche (in termini di fatturato), oggetto di uno specifico approfondimento, da segnalare infine che il 40% sono state costituite dal 2005 ad oggi, dato che sottolinea l’importanza strategica delle politiche volte alla promozione di nuova imprenditorialità high-tech anche in una prospettiva occupazionale.

“Unioncamere Toscana – ha affermato il presidente Vasco Galgani, chei eri in un convegno ha presentato i risultati del rapporto insieme ai ricercatori – in stretta sinergia col governo regionale, sta finanziando progetti per valorizzare la proprietà intellettuale e favorire la nascita di nuova imprenditorialità e di strategie basate sull’innovazione radicale di prodotto. Gli sforzi sono indirizzati anche verso la promozione nell’utilizzo di servizi avanzati da parte del tessuto imprenditoriale toscano, per favorire la riqualificazione delle imprese anche dei settori più tradizionali”.

 

 

Fonte: www.intoscana.it

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