Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
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Si chiama “Acariss” il progetto promosso dalla Scuola Sant’Anna di Pisa, dal Cnr e dall’Università di Firenze che ha portato la scienza in trenta classi delle superiori toscane. L’iniziativa si rivolge agli insegnanti e agli studenti degli istituti secondari toscani per “accrescere le conoscenze sull’ambiente e i rischi connessi all’inquinamento coinvolgendo le scuole con la sperimentazione”, da cui deriva l’acronimo del progetto stesso, “Acariss”.

Attualmente, a circa sei mesi dall’avvio del progetto, sono coinvolte 13 scuole, dalle medie inferiori ai licei agli istituti tecnici, per un totale di quasi 30 classi e oltre venti insegnati.
Il prossimo obiettivo sarà quello di aumentare il numero di scuole, di classi, di docenti coinvolti.

Il team di ricercatori (circa venti) delle tre istituzioni ha il compito di sviluppare moduli didattici basati sull’ “Inquiry Based Science Education”, per stimolare gli studenti a formulare domande per capire le ragioni di un fenomeno e risolverne così i problemi connessi. Sarà proprio questo il metodo che gli insegnanti delle materie scientifiche sperimenteranno in classe, per dare seguito al progetto, le cui attività potranno essere condotte in maniera autonoma da parte degli insegnanti o in collaborazione con il team di ricercatori.

Lo scopo di “Acariss” è favorire l’apprendimento delle materie scientifiche su temi di particolare attualità come quelli connessi alle tematiche ambientali e ai problemi dell’inquinamento. In questi ultimi mesi, ad esempio, sono stati sviluppati i moduli connessi al “Ciclo del carbonio”, alla “Meteorologia e climatologia”, all’ “Effetto serra e cambiamenti climatici”, alla “Robotica e Ambiente”, all’ “Eutrofizzazione” e alla “Tossicologia Ambientale”.

Fonte: www.intoscana.it