Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
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“UniCittà considera il giornalismo di stampo universitario elemento fondamentale per un’opinione studentesca consapevole ed informata, attenta alle dinamiche circostanti”: chiara e diretta la motivazione alla base del lancio del sito internet d’informazione quotidiana www.unicitta.it , che va così ad accostarsi alla rivista mensile UniCittà, che ha registrato la prima uscita nel mese di luglio con il significativo titolo Accorciamo le distanze.

Nella sezione Multimedia è già possibile visionare il video-racconto di “Come nasce un giornale” che riporta immagini ed interviste della visita – grazie alla campagna “Accorciamo le distanze” ideata da UniCittà – di dieci studenti fiorentini presso le redazioni di Corriere Fiorentino e La Repubblica-Firenze, un’iniziativa che ha dunque rappresentato un importante segnale di integrazione e dialogo possibile tra l’Ateneo ed il tessuto cittadino, in questo specifico caso legato alla discrepanza tra la “teoria” delle aule universitaria e la “pratica” del mondo dell’editoria, molto avvertita nei corsi di “Media e Giornalismo”; sempre nella sezione Multimedia è presente anche il servizio dell’iniziativa – appena conclusasi – di “Firenze Cum Laude” e le foto della serata conclusiva presso Palazzo Giovane.

Questa settimana su www.unicitta.it, oltre al consueto aggiornamento di tutte le sezioni, è possibile seguire quotidianamente la protesta dei ricercatori dell’Ateneo fiorentino, con notizie ed interviste esclusive.

Nella sezione dedicata alle associazioni una dettagliata presentazione delle realtà universitarie (e non) con i relativi contatti.

Finanziato da Regione Toscana, Filigrane e Ministero della Gioventù nell’ambito del bando “Buone Idee Giovani”, il Progetto UniCittà promuove un rapporto maggiormente strutturato tra l’Ateneo e la Città di Firenze; facendo in modo che il settore amministrativo ed economico fiorentino facciano tesoro del potenziale enorme dell’Università di Firenze, UniCittà mira a stimolare e favorire attivamente questo dialogo coinvolgendo le associazioni, soprattutto quelle universitarie.

Gaetano Cervone