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Artisti, ballerini di breakdance, dj’s, proiezioni video, vin brulé e frittelle per l’Haring block party. Questo il programma presentato dal Comune e dall’Agenzia provinciale del turismo di Pisa per ricordare il ventennale della morte dell’artista Keith Haring avvenuta il 16 febbraio del 1990. L’artista ha rappresentato il simbolo della cultura di strada della New York degli anni ottanta. Haring non ha mai smesso di credere che l’arte fosse capace di trasformare il mondo, poiché le attribuiva un’influenza positiva sugli uomini.

Sotto il murale “Tuttomondo”, realizzato dall’artista statunitense nel giugno 1989 sul muro esterno della Chiesa di Sant’Antonio a Pisa (e sua ultima opera pubblica, dedicata alla pace universale) saranno promosse iniziative per ricordare il grande artista.
All’evento del 16 febbraio parteciperanno i migliori dj del territorio selezionando musica black, hip-hop, funk, afrobeat, e balleranno le crew di breakers, di vecchia e nuova generazione, per ricreare l’atmosfera di quella incredibile settimana del mese di giugno 1989 quando Haring realizzò il dipinto coinvolgendo tutti coloro che si affacciavano incuriositi a vedere cosa stava succedendo.

In contemporanea all’auditorium della Provincia verranno proiettati il documentario ‘The Universe of Keith Haring’ di Christina Clausen e i cortometraggi ‘Tuttomondo’, ‘L’arte in direttà e ‘Affreschi elettronici’. Comune e Provincia hanno lanciato anche un appello affinché tutti coloro che parteciparono alla realizzazione del murale si presentino sotto il dipinto dove una videocamera raccoglierà le loro testimonianze. Sono invitati a partecipare anche tutti coloro che conservano oggetti disegnati dall’artista statunitense.