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Woods è fotografo, nato in Olanda ma cresciuto a Firenze, si dedica a progetti di lunga durata dove la fotografia è strumento d’investigazione del mondo contemporaneo. È coautore con Serge Michel di tre libri, e il suo lavoro è regolarmente pubblicato dalle testate internazionali più prestigiose e conservato in collezioni private e pubbliche.

Da oltre cinque anni Woods lavora ad una serie di ritratti degli Iraniani. Nei suoi scatti racconta di un paese più vasto, più umano e più complesso dei clichè che caratterizzano l’Iran dai tempi della Rivoluzione Islamica. In un momento dove il paese sta vivendo sconvolgimenti epocali e si trova al centro dell’attenzione internazionale, Woods vuole indagare più profondamente nella psiche e nell’identità nazionale degli Iraniani, usando come prisma i singoli individui.

Sono la complessità e la teatralità della società iraniana che Paolo Woods ha particolarmente voluto esplorare in ognuna delle sue immagini: la grande religiosità popolare iraniana nonostante l’utilizzo politico dell’Islam da parte del regime; la sua modernità in costante scontro con le tradizioni; la ricerca individuale del benessere all’interno di un sistema dominato dai valori collettivi, in cui la sofferenza è trasformata in virtù. Da qui anche il titolo “Camminami sugli occhi” che è uno dei più diffusi modi di dire – espressione di accoglienza e rispetto – che esprime quella forma di etichetta sociale e di diplomazia così diffusa in Iran chiamata “tarouf”, sempre in equilibrio tra poesia e sofisticata ipocrisia.

I ritratti vanno dai Baazari – i commercianti del Bazaar – la spina dorsale del sistema economico iraniano, ai giovani occidentalizzati che vivono in un paese viziato da entrate petrolifere miliardarie; dalle donne sempre più presenti nella società, ai pellegrini sciti nella città santa di Mashad; dai protagonisti del movimento verde nato con le elezioni di giugno a quelli che li reprimono, i Basiji, miliziani del regime. Ogni immagine racconta contemporaneamente un personaggio e la sua traiettoria, e diventa così un pezzo del grande puzzle che è la società iraniana.

Il lavoro di Paolo Woods sembra oggi più che mai necessario e urgente. Woods ha realizzato le sue fotografie mentre in Iran accadevano sviluppi politici importanti, e li ha seguiti da vicino: l’emergere del paese come potenza nucleare e regionale, l’anniversario della Rivoluzione Islamica, le grandi feste religiose, l’elezione del presidente Ahmadinejad e le fasi critiche della sua rielezione, le manifestazioni e l’attuale repressione.

La mostra “Camminami sugli occhi” di Paolo Woods è uno degli eventi speciali di Film Middle East NOW, la prima rassegna in Italia interamente dedicata a film e documentari che raccontano il Medio Oriente oggi, che si svolge a Firenze dal 3 al 7 febbraio 2010.
Film Middle East NOW è organizzata da Map of Creation – Associazione Culturale in collaborazione con la Fondazione Niels Stensen, e con il supporto di Mediateca Regionale Toscana, Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e Consiglio Regionale della Toscana. La prima edizione di Film Middle East Now propone un focus speciale sull’Iran contemporaneo, con una selezione dei film iraniani più premiati nelle ultime stagioni.

Paolo Woods, 39 anni, è nato in Olanda da padre canadese e madre olandese, è cresciuto a Firenze e attualmente vive a Parigi. Dopo aver realizzato un’inchiesta approfondita sul mondo del petrolio, dal titolo “Un Monde de Brut” (2003), e aver fatto un lungo reportage sulle guerre americane in Afghanistan e in Iraq con “American Chaos” (2004), per due anni si è dedicato a documentare la conquista cinese dell’Africa, producendo “Cinafrica” (2008). I progetti di Paolo Woods diventano mostre, libri (editi in Italia da Il Saggiatore e da Contrasto) ed articoli pubblicati dalla stampa internazionale. Lo scrittore e giornalista svizzero Serge Michel, incontrato a Tehran nel 1999, è il co-autore di tutti i suoi progetti. I suoi reportage appaiono regolarmente su Time, Newsweek, Geo, Le Monde, e numerose altre riviste internazionali. Ha esposto in Francia, Italia, Spagna, Austria, Olanda, Stati Uniti e Cina. Le sue fotografie sono conservate alla Biblioteca Nazionale di Francia, e sono presenti nelle collezioni della FNAC e dello Sceicco Saud Al-Thani del Qatar. Ha ricevuto il premio Alstom per il giornalismo, il premio “Media North-South” di Ginevra, un World Press Photo per il suo lavoro sull’insurrezione in Iraq, e il premio GRIN e Moving Walls per il suo lavoro sulla Cinafrica.

Galleria Fondazione Marangoni
4 febbraio / 14 marzo 2010
Mostra fotografica in occasione di FILM MIDDLE EAST NOW
Inaugurazione giovedì 4 febbraio 2010 _ ore 18.30 – 21.00 apertura fino al 14 Marzo 2010
orari: da lunedì a sabato 15.00 – 19.00