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La Toscana celebra il “Giorno della memoria 2010”. Il 27 gennaio al Mandela Forum studenti da tutta la regione. Diretta su intoscana.it. Intervengono il premio Nobel Imre Kertész, Boris Pahor, Amos Oz, Pier o Terracina, le sorelle Andra e Tatiana Bucci e Marcello Martini. Apre Moni Ovadia. Consiglio regionale straordinario a Pistoia il 26 gennaio

Il libro della filosofa tedesca (naturalizzata statunitense) di origine ebrea Hannah Arendt ‘La Banalità del male’ dà il titolo a uno dei momenti chiave organizzati dalla Giunta regionale per il Giorno della Memoria 2010. Il 27 gennaio migliaia di studenti provenienti da tutta la regione  sono attesi al Mandela Forum a Firenze per incontrare i protagonisti scampati alla morte, per ascoltarne ricordi e testimonianze. Il premio Nobel per la letteratura (2002) Imre Kertész, autore di ‘Essere senza destino’, sarà presente con un messaggio in video. A raccontare le proprie esperienze ci saranno il grande scrittore sloveno (autore di ‘Necropoli’) Boris Pahor, Piero Terracina, deportato ad Auschwitz con tutta la famiglia all’età di 15 anni, le sorelle Andra e Tatiana Bucci e Marcello Martini. Al tro momento da non mancare l’intervento dello scrittore israeliano Amos Oz, a conclusione del meeting. L’apertura è affidata a Moni Ovadia che con il video-racconto ‘Riflessioni sulla Shoah: il dovere di ricordare’ (realizzato in collaborazione con Edizioni Palumbo) proporrà letture, narrazioni e contestualizzazioni storiche della deportazione e dello Sterminio. Su intoscana.it sarà possibile seguire la giornata in diretta streaming.

La Regione Toscana celebrerà , inoltre, la giornata della memoria con una seduta straordinaria dell’assemblea a Pistoia. ”Quando venne istituita la Giornata della memoria, all’inizio della scorsa legislatura – ha detto Nencini – stabilimmo, Giunta e Consiglio regionale insieme, di celebrarla non nella fissità di Palazzo Panciatichi, bensì nel territorio ed in particolare nei luoghi simbolo, o di quelli meno ricordati, che furono protagonisti di quel momento storico. L’ultima città che manca è Pistoia, e vi saremo quest’anno: li’ si svolgerà, il prossimo 26 gennaio, la seduta del Consiglio solenne”. Nencini ha ricordato come la Toscana, storicamente, si sia caratterizzata per due aspetti: fu la terra dove operò un ampio fronte partigiano, ma fu anche tra le regioni più dure nell’alienazione dei beni appartenenti alle famiglie ebraiche.

«Ormai il Giorno della Memoria – ha aggiunto Claudio Martini – dura tutto l’anno, grazie ad una serie di momenti di approfondimento che coinvolgono tutta la Toscana. Il 27 gennaio per noi è uno dei momenti cruciali. Il titolo che abbiamo scelto quest’anno cerca di spiegare come il male può diventare ordinario, banale. Una riflessione che si inserisce benissimo nell’attualità». La scuola diviene uno dei luoghi principali per diffondere determinati messaggi, come ha spiegato l’assessore Gian franco Simoncini. «Abbiamo cercato di allargare la portata di questa ricorrenza a tutto l’anno scolastico, puntando soprattutto a fornire agli insegnanti una formazione forte attraverso momenti di analisi di tematiche specifiche. É proprio sui banchi che si costruiscono i valori dell’inclusione, della convivenza, della cittadinanza».

«Il Giorno della Memoria – ha concluso l’assessore Paolo Cocchi – sta sempre più ampliando il proprio raggio a tutte le memorie del ‘900, dove la Shoah diventa la chiave di lettura per tutti i totalitarismi e le violenze. Attraverso la riscoperta, teatrale e cinematografica, di tanti personaggi e figure che hanno vissuto in quel periodo possiamo contribuire a mantenere viva la memoria».

Complessivamente le iniziative organizzate dalla Regione su tutto il territorio sono quasi 300. Un rapido sguardo a quelle più significativi.

Il 22 gennaio all’ITI Leonardo Da Vinci, a Firenze, va in onda ‘Storie di sport al tempo delle leggi razziali e del nazismo’, video-racconto che ripercorre sei storie esemplari e significative di sportivi che, con l’avvento delle leggi razziali, furono deportati nei campi di concentramento o costretti a chiudere la propria carriera. Anche per questo evento diretta streaming su intoscana.it.

La memoria come strumento per interrogare il presente ed i conflitti che l’attraversano sarà al centro della seconda edizione del ciclo di conferenze ‘Sterminio, stermini’ (promossa in collaborazione con il Forum per i problemi della pace e della guerra di Firenze) che, a partire dal 28 gennaio, porterà in 14 scuole secondarie superiori i temi degli stermini e dei totalitarismi del novecento, della natura dell’autoritarismo, delle antiche e nuove discriminazioni.

‘Il triangolo rosa. La persecuzione degli omosessuali sotto il nazifascismo: il dovere di una memoria’ è il titolo dello spettacolo curato da Federico Ti ezzi con cui il teatro Metastasio di Prato, il 31 Gennaio, ricorderà le persecuzioni degli omosessuali nei campi di concentramento nazisti e richiamerà l’attenzione sul clima di intolleranza omofobica che attraversa l’Italia.

Un centinaio circa di insegnanti toscani, dal 30 agosto al 4 settembre, frequenteranno la Summer school presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, per prepararsi alla settima edizione del Treno della Memoria (Gennaio 2011). La settimana permetterà ai docenti di acquisire una formazione scientifica specifica sulla questione della didattica della Shoah aggiornandone le conoscenze e fornendo idonei strumenti per l’insegnamento.

Su versante teatrale da non perdere, il 16 e 17 gennaio al Teatro di Rifredi, la prima nazionale di ‘Stones‘, a cura della compagnia israeliana Orto-Da Theathre Group, ispirata al monumento scolpito da Nathan Rapoport alla memoria delle vittime dell’Olocausto e dei resistenti del Ghetto di Varsavia. Da segnalare poi la Rassegna teatrale, realizzata insieme a Toscana Spettacolo, dal 23 gennaio in undici teatri, con nove spettacoli che tratteranno il tema della persecuzione e dello Sterminio, e quella cinematografica, in collaborazione con la Mediateca Regionale Toscana, dal titolo ‘La memoria sullo schermo: la realtà e le emozioni’. Si inizia il 19 gennaio con ‘Il boschetto delle betulle’ (‘La petite prairie aux bouleaux’, 2003), della regista francese (nonché superstite di Auschwitz, Bergen-Belsen e Theresienstadt) Marceline Loridan-Ivens, e si chiude il 9 febbraio con ‘Train de vie’ del regista e sceneggiatore rumeno Radu Mihaileanu. Le proiezioni si terranno all’Auditorium di Sant’Apollonia.

Su www.regione.toscana.it/giorno della memoria il programma completo.