Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
Blog

nientepaura1Prenderà il via il 10 luglio presso la Fortezza Vecchia di Livorno il Meeting Antirazzista, giunto ormai alla sua quindicesima edizione. Dal 13 la manifestazione si sposterà invece,  nella tradizionale cornice della pineta di Cecina Mare.

Di seguito il manifesto dell’evento. Per maggiori informazioni: http://meeting.arcitoscana.it/

Niente Paura

Un fantasma si aggira per l’Europa: il razzismo.

Alimentato dalle campagne di criminalizzazione della povertà e dei poveri, migranti e minoranze in

testa, dai messaggi martellanti che quotidianamente arrivano da molte fonti sulla pericolosità di

alcune categorie di persone, sulla loro irrimediabile tendenza a commettere reati, il razzismo è oramai

una merce prodotta a basso costo e disponibile in qualsiasi occasione per attirare consensi e

depistare l’attenzione dei cittadini in difficoltà per la crisi che attraversa le società globalizzate.

Le città, con le loro complessità, sono sempre più difficili da governare e non c’è niente di più facile

che ricercare il consenso, altrimenti sfuggente, nella persecuzione di gruppi deboli, la cui immagine

pubblica viene quotidianamente screditata.

Per farlo, per aumentare il proprio consenso, come ogni buon sociologo potrebbe insegnare, è

sufficiente alimentare le ansie legate alla presenza degli stranieri, le paure della criminalità e poi

proporre formule chiare e rassicuranti, ancorché inefficaci, che rispondano all’intolleranza crescente

verso le categoria additate come colpevoli.

Il razzismo diventa presto, come sta succedendo in Europa negli ultimi anni, un sentimento popolare.

Il razzismo diffuso trova una giusta corrispondenza nelle risposte di molte istituzioni pubbliche. Impauriti

dalla crescente intolleranza, che sfugge oramai ad ogni controllo, e preoccupati di perdere

consenso, uomini e donne che svolgono funzioni pubbliche sono alla ricerca di un legame con il

razzismo popolare. Non vogliono perdere contatto con la loro gente e rincorrono le paure,

alimentandole.

Così i razzisti e il razzismo aumentano e ciò che prima era pubblicamente esecrabile diventa

ampiamente accettato. Nessuno si scandalizza più davanti alle affermazioni aberranti di chi, in ruoli

pubblici, propone soluzioni palesemente contro la Costituzione e contro il principio di uguaglianza.

Prima gli italiani, diventa un refrain che lentamente si trasforma in ideologia e si sostituisce alla cultura

del diritto alla quale è stata informata la Repubblica Italiana.

Quella formula dell’art. 3 della nostra Costituzione, [ . . la Repubblica si adopera per rimuovere gli

ostacoli che impediscono i raggiungimento dell’uguaglianza. . ], viene sostituita da una crescente

tendenza a impedire percorsi di inclusione sociale e creare al contrario le condizioni per una

discriminazione di massa.

Il razzismo mina le basi della democrazia e della convivenza civile e per combatterlo è necessario

riaffermare i principi della Costituzione e creare le condizioni per costruire reti di solidarietà e percorsi di

partecipazione.

Il Meeting Internazionale Antirazzista, nato nel 1995 per costruire legami tra soggetti che operano in

ambiti diversi e con ruoli e responsabilità differenti, ricercando soluzioni concrete e alleanze tra i diversi

attori che animano la società, è oggi uno dei luoghi più importanti del movimento antirazzista italiano

e internazionale.

2

Promosso dalla Regione Toscana e dagli enti locali della provincia di Livorno, il Meeting registra ogni

anno la partecipazione di migliaia di persone, soprattutto giovani, e di decine di organizzazioni

impegnate in vari ambiti del pubblico e del privato sociale.

Parlare con chiarezza di razzismo, senza minimizzare, ma evitando anche di accusare chi oggi da

ascolto, anche parzialmente, alle sirene del razzismo, cioè evitando di commettere l’errore di trovare

un colpevole, cercando invece di stringere alleanze con le persone e con le forze sane della società,

che sono tante e sono presenti in tutti i settori.

Il movimento antirazzista ha oggi la responsabilità di costruire solide alleanze con le amministrazioni

pubbliche, con il mondo della cultura e dello sport, con l’università, la scuola e il mondo del lavoro,

con i giovani e con quei gruppi di persone, quelle aree del Paese, dove la crisi mette alla scoperto le

contraddizioni e i limiti del modello di sviluppo dentro il quale viviamo, lasciando spazio ai discorsi e

alle pratiche discriminatorie.

Non bisogna lasciare sole le vittime del razzismo. È necessario rendere visibile uno schieramento che

vuol salvaguardare i principi della nostra democrazia proprio a partire dalla lotta al razzismo e per i

diritti dei migranti e delle minoranze.

Per questo il Meeting Antirazzista confermando la propria vocazione ad essere luogo di incontro,

formazione, approfondimento e dibattito (con i seminari, i convegni, le Università estive, gli eventi

culturali, i laboratori rivolti a ragazzi e ragazze, l’attenzione ai giovani di origine straniera e

all’associazionismo dei migranti) punta quest’anno a costruire una occasione di rilancio del

movimento contro ogni forma di discriminazione, in Italia come in Europa, a partire dal protagonismo

delle vittime del razzismo e dal tentativo di coinvolgere in questa battaglia di civiltà quei soggetti che

sono impegnati a valorizzare le comunità locali, la partecipazione, la socialità, la cultura e la

conoscenza in ambiti differenti e spesso distanti tra loro.

Scrittori, scrittrici, artisti, personalità del mondo dello sport, persone con ruoli pubblici, giornalisti e

intellettuali, a confronto per ricominciare a costruire le condizioni perché in Italia ci si vergogni di

nuovo di essere razzisti e non si ricorra più al razzismo come strumento di conquista del consenso

elettorale, politico e culturale

Oltre agli enti promotori e all’ARCI che organizza il Meeting, come ogni anno si prevede la

collaborazione di tante associazioni, amministrazioni e istituzioni. Dall’ANCI, alla CGIL, l’ASGI,

Fondazione Michelucci, Magistratura Democratica, il CESVOT, Banca Etica, UNAR, la Federazione Rom

e Sinti Insieme e molti altri. In particolare quest’anno si prevede una presenza rilevante della rete di

Terra Madre e di Slow Food Italia.

Per info:

mariachiara.panesi@arci.it – 055 26297210

fratucello@arci.it – 06 41609503