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Continuare il Servizio Civile a distanza: una bella sfida

Samuele - Servizio civile

Samuele sta svolgendo il Servizio Civile regionale, opportunità promossa dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì, presso la Fondazione Finanza Etica. Quando è scoppiata l’emergenza Covid-19, ha dovuto inizialmente sospenderlo, ma successivamente ha avuto la possibilità di continuare la sua esperienza a distanza.

Ci racconti di che si occupa la realtà presso la quale stai svolgendo il Servizio Civile regionale?

Svolgo il Servizio Civile presso la Fondazione Finanza Etica che è una realtà che si occupa di informazione educazione critica alla finanza indirizzata a giovani, adulti e cittadini stranieri. Tra le attività strategiche che la fondazione porta avanti c’è quello che viene chiamato “azionariato critico” e cioè l’acquisizione di azioni di grandi imprese con l’obiettivo di portare all’attenzione, durante l’assemblea degli azionisti, le politiche scorrette di ingiustizia lavorativa, sociale e ambientale che spesso vengono perpetrate dalle imprese. Abbiamo anche un portale, valori.it, in cui diffondiamo contenuti sui temi della finanza, dell’economia e diritti ambientali, attraverso articoli, dossier e podcast; anche podcast di “alfabetizzazione finanziaria” tramite i quali ci rivolgiamo soprattutto al target dei ragazzi più giovani, o comunque di chi si vuole informare e conoscere la finanza, cercando di utilizzare dei linguaggi e degli strumenti a loro più vicini come ad esempio i social network.

Ci stiamo mettendo alla prova, io per primo

All’inizio dell’emergenza, hai dovuto sospendere il Servizio Civile, ma successivamente hai avuto la possibilità di proseguire la tua attività a distanza. Ci racconti come?

Quando è iniziato il lockdown io avevo iniziato il Servizio Civile da un mese. Questo periodo di stop mi è servito per immagazzinare tutte le nozioni e le informazioni che avevo appreso. Adesso che abbiamo avuto la possibilità di ripartire sono molto contento perché possiamo concentrarci soprattutto sulla parte di comunicazione online indirizzata ai giovani, che in questo periodo passano diverso tempo sui social, e quindi è più facile rintracciarli e portare alla loro attenzione i temi della finanza etica.

Cosa è cambiato nel servizio che svolgi?

Io mi occupo soprattutto della parte di educazione. La maggior parte dei progetti in quest’ambito erano stati pensati per essere portati avanti dal vivo con gli studenti nelle scuole o attraverso incontri. Per ovvi motivi abbiamo dovuto ripensarli e immaginare forme nuove in modalità a distanza. Non è facile, io ad esempio sono abituato a svolgere dei momenti formativi in presenza, con la possibilità di interagire con i ragazzi. Spostare tutto online è una bella sfida, non hai ad esempio la possibilità di vedere la reazione delle persone che hai di fronte e quindi capire se hanno compreso quello che stai spiegando. Rischi sempre di parlare per un’ora e renderti conto sono alla fine di non essere stato abbastanza chiaro. Insomma, ci stiamo mettendo alla prova, io per primo.

Continuare il Servizio Civile in modalità a distanza ha rappresentato per te un’opportunità importante?

È stato sicuramente importante. Molto è cambiato: da un lato riesco a gestirmi meglio gli orari e conciliarli con la mia attività di studio, dall’altro non è facile segnare i confini fra un’attività e l’altra essendo sempre connessi. Ma sono contento di aver avuto la possibilità di riprendere l’attività.

 

Intervista pubblicata il 22 Maggio 2020

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