Un'occasione importante
Emmanuela
Una predilezione per lo studio e la ricerca. È ciò che caratterizza l’esperienza di Emmanuela, 36 anni, beneficiaria di un assegno di ricerca presso l’Università di Siena, opportunità promossa dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì e finanziata dal POR FSE 2014-2020.
Emmanuela, dal tuo curriculum si evince che la ricerca è una tua grande passione. Dopo diverse esperienze nell’ambito universitario fuori dalla Toscana, al momento stai beneficiando di un assegno di ricerca presso l’Università di Siena, il cui bando è promosso nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Come sei venuta a conoscenza di questa opportunità?
Il bando era passato in mailing list di informatica umanistica e su alcuni siti web. Sono grata al progetto Giovanisì per questa opportunità: Siena è uno dei centri italiani più importanti per la filologia digitale, qui avevo già frequentato il Master di Informatica del Testo ed Edizione elettronica che è attivo ormai da più di dieci anni. Le Digital Humanities in Italia si stanno espandendo molto e tuttavia non è ancora così semplice poter lavorare all’interno di gruppi che abbiano già all’attivo esperienze ben consolidate. In questo senso mi sento molto fortunata, l’iniziativa cofinanziata da Regione Toscana si inserisce in un contesto ampio e strutturato, ciò significa che si può contare su persone di grande esperienza, che sanno come avviare e portare avanti progetti digitali garantendone la sostenibilità nel tempo.
Come assegnista collabori al progetto DAS-MeMo (Data-mining e analisi statistica su fonti testuali storiche del periodo medievale e moderno). In cosa consiste, precisamente, la tua attività di ricerca?
Stiamo costruendo l’archivio digitale “Eurasian Latin Archive” per la raccolta e l’analisi di documenti latini e multilingua dei secoli XIII-XIX riguardanti l’Oriente, come lettere, trattati, resoconti di viaggio. È un progetto che si compone di varie fasi, dalla digitalizzazione e codifica dei documenti allo sviluppo della piattaforma e dei tool di analisi linguistica e tematica basati su metodologie di Natural Language Processing. Sono molti i soggetti coinvolti nel progetto: per l’Università di Siena il Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature antiche e moderne, con il suo Centro di Studi Comparati I Deug-Su, e il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche, che comprende il laboratorio di Intelligenza Artificiale SAILab; partner del progetto è QuestIT, azienda specializzata in analisi semantica e Intelligenza Artificiale e cofondatrice del SAILab. Collabora anche l’editore Pacini, con cui realizzeremo degli e-book.
Sapresti descrivermi con tre aggettivi la tua esperienza?
Complessa, interdisciplinare, ibrida: due anni di immersione in un progetto in cui posso lavorare contemporaneamente con umanisti, ingegneri e informatici. Ho a disposizione interlocutori di alto livello appartenenti a settori che almeno a prima vista sembrerebbero molto lontani tra loro, anche se in fondo hanno più punti in comune di quanto si creda. Nel contempo ho la possibilità di conoscere il work-in-progress di altri ricercatori e il lavoro dell’azienda, raccogliendo nuove idee e acquisendo nuove competenze. In progetti come questo c’è una continua necessità di fare sintesi tra istanze e linguaggi diversi.
D’altra parte la risoluzione dei problemi avviene spesso applicando uno sguardo diverso sulle cose: lavorare in un gruppo interdisciplinare significa anche essere costretti a verificare i propri modelli e a rimettere in discussione quello che un gruppo di persone con la stessa formazione darebbe per scontato; se ad esempio devi condividere un progetto con chi proviene da un’area di ricerca diversa dalla tua, devi modificare come minimo il vocabolario, e ciò ti costringe a verificare il tuo modello di partenza punto per punto, e il modello di partenza probabilmente nasconderà degli errori proprio in ciò che veniva dato per scontato.
Alla luce del tuo percorso, consiglieresti a un amico che sogna di fare ricerca di cogliere l’opportunità promossa da Giovanisì di cui hai beneficiato?
Assolutamente sì. Per me è stata un’occasione importante e inaspettata. Consiglierei senz’altro di partecipare e più in generale di monitorare le numerose iniziative e i bandi promossi nell’ambito di Giovanisì e sul portale di Regione Toscana.
Intervista realizzata il 15 luglio 2019