“Mai in silenzio”: giovani musicisti contro la violenza di genere

Mai-in-silenzio-tutti-i-vincitori

Sono cinque i vincitori del concorso “Mai in silenzio – la musica contro la violenza di genere”. Il progetto è stato realizzato da Controradio con il sostegno di Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì, e SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e con la sponsorizzazione di Unipol, col fine di sensibilizzare i giovani su questa tematica e sollecitare frigouna svolta culturale per prevenire le cause della violenza.

Ad ottenere il primo premio, che permetterà di avere 3000 euro per le spese di registrazione, di produzione di un videoclip e di promozione e ufficio stampa, sono stati i Frigo (nella foto a destra): Tony, Paolo, Elia e Alessio sono fiorentini poco più che trentenni, e con il brano “Leoni da cortile” hanno raccontato la solitudine e la tristezza, di chi è lontano, dalla musica e dalla gioia, che è di altri.

Da “Leoni da cortile”:
Senti che festa giù in città

ma qui nessuno ride
e i tuoi leoni dormono 
distesi giù in cortile
Perdonami, perdonami, Perdonami, perdonami
Se non ti ho detto che cos’ero e l’ho scoperto insieme a te

Tony, Paolo, Elia e Enzo hanno deciso di suonare insieme nel 2011. Da allora, un LP e un EP , e tanta attività live, sul palco con artisti come Elio e le Storie Tese, Meg, Aucan, Marta Sui Tubi, Piotta, NoBraino, Lo Stato Sociale.

giadabernardini-e1531327222224-300x300Insieme ai Frigo sono risultati vincitori del concorso, rispettivamente dal secondo al quinto posto, Giada Bernardini (nella foto a sinistra) con “Come la pioggia”, Fogg con “Tutti tranne me”, Diari della fine con “Piccolo così” e Giò Mannucci con “La ballata dell’amore malato”. Ai primi tre vincitori la possibilità di realizzare delle proprie produzioni musicali, con budget – a decrescere, dal primo al terzo – da 3.000 a 1.000 euro, e a concerti dove suonare il loro brano e sensibilizzare dunque platee di giovani sul tema della violenza di genere.

Dal sound electro-pop dei Frigo, alla malinconia che attraversa la canzone di Giada, ciascun musicista ha fatto proprio l’argomento della violenza contro le donne, traducendolo nella propria dimensione musicale. Giada ha 28 anni. La sua storia artistica è cominciata da piccola, nel coro dell’Isola del Giglio dove è nata. Il brano “Come la pioggia” affronta il tema della violenza, dal punto di vista di chi l’ha subita.

Da “Come la pioggia”:
Ci vuole coraggio ad alzarti di nuovo
Sentirti una donna completa al tuo fianco
Curare il tuo corpo e il tuo viso stanco
Asciugare lacrime di dolore
Ci vuole coraggio a ricominciare…

foggE ci vuole coraggio, per immedesimarsi in un tema talmente forte da respingere qualunque avvicinamento. Di Fogg (nella foto a destra), il terzo classificato, si sa poco. Nessuno ne conosce il volto, si esibisce con una maschera, presto pubblicherà il suo primo album. Lui, autore di un pop contemporaneo ricercato, ha messo in note la violenza domestica, di un padre verso la figlia, attraverso lo sfogo e lo smarrimento di questa.

Da “Tutti tranne me”:
Tieni le braccia intorno a me
e stringi sempre più forte
scusa se non respiro bene, lo so
che non mi vuoi fare male
so che mi vuoi bene
ho un po’ paura di te, papà

diaridellafine-e1531327264209-300x300-150x150Nicolò, Filippo e Iacopo, alias Diari della Fine (nella foto a sinistra) sono arrivati al quarto posto con “Piccolo così”.  Il gruppo, di Lucca, ha cominciato a suonare nel 2014, e dice di essere in quel momento della vita bastardo dei 25 anni, dove sei più vicino ai 30 che ai 20. Il loro è un esperimento musicale, tra elettronica internazionale e cantaurato italiano. Dopo una gestazione di 2 anni sono pronti a partorire il loro primo album: “Documenti” che uscirà in Autunno 2018 per Black Candy / Warner, un disco in cui non c’è spazio per politica, non c’è spazio per cronaca e non c’è spazio per la protesta. “C’è l’individuo, ci sono io e ci sei te e c’è chi ascolta quello che ci diciamo quando siamo soli”.

 

Da “Piccolo così”:
Sai che stasera sei piccolo così

Si lo sai che stasera sei piccolo così
Ma voglio stare con te
E non abbasso la voce
Urlo quanto mi pare
Ergo: Non mi toccare

giomannucci-e1531327296443-300x300-150x150Giò Mannucci (nella foto a destra) è l’ultimo degli artisti che, tra gli oltre 100 musicisti che hanno partecipato al concorso, ha vinto il premio. Dopo aver inciso alcuni album con Mandrake, Sinfonico Honolulu (vincitori della Targa Tenco 2013) e The Walrus, ha pubblicato il suo primo disco solista “Acquario”, nel 2017. Al suo interno, la canzone “Clinomania”, per il quale ha vinto il Premio “Ernesto De Pascale” all’interno dell Rock Contest. Con il brano “La ballata dell’amore malato”, con cui ha partecipato a Mai in silenzio, è riuscito a denunciare la violenza di genere, attraverso il racconto in musica di chi la subisce, quasi vergognandosi.

Da “La ballata dell’amore malato”:
Mi guardo qualche volta allo specchio

copro i lividi stampati sul mio mento
il rossetto da stasera non lo metto
ma era rosso al nostro primo appuntamento

 

Leggi le storie di FrigoFoggDiari della Fine e Gio Mannucci sul blog di Accènti!

Per leggere i testi e ascoltare i brani dei 5 vincitori vai alla pagina dedicata sul sito di Mai in silenzio. Segui Mai in silenzio anche su Instagram.

Per maggiori informazioni sul concorso visita la pagina dedicata sul sito di Giovanisì

L’iniziativa si inserisce in Giovanisì+, area del progetto Giovanisì  dedicata a temi come partecipazione, cultura, legalità, sociale e sport.
Per conoscere le storie dei giovani che hanno beneficiato delle opportunità di Giovanisì+, clicca qui.