Un microscopio per lo spazio
Paolo
Intervista a Paolo Picchi, 27 anni, beneficiario di un tirocinio non curriculare, opportunità cofinanziata dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì, intervenuto alla tappa online di “Giovanisì in tour, il progetto raccontato dai giovani toscani” dedicata alle #StoriePossibili sull’innovazione che si è svolta nell’ambito dell’Internet Festival. A cura di Davide De Crescenzo, Direttore di Intoscana.it.
Paolo, dopo aver conseguito la laurea triennale in fisica e la laurea magistrale in astrofisica con il massimo dei voti, presso l’Università di Pisa, hai iniziato un tirocinio non curriculare, a conclusione del quale sei stato assunto. Come sei venuto a conoscenza di questa opportunità?
Dopo la laurea ero interessato ad inserirmi nel mondo dell’aerospazio, così ho mandato il curriculum ad una azienda dell’ambito, la Kayser Italia, che mi ha proposto un periodo di tirocinio. Subito dopo l’azienda mi ha assunto con un contratto di apprendistato.
Ci racconti la tua esperienza?
Durante il tirocinio ho potuto mettere in pratica diverse nozioni che avevo appreso durante gli studi magistrali, occupandomi soprattutto dello sviluppo ottico di un microscopio, progettato per l’Agenzia Spaziale Europea, che dovrà essere inviato sulla stazione spaziale internazionale per esperimenti di biologia.
Il microscopio è miniaturizzato e ha le dimensioni di un pacchetto di sigarette. Uno degli aspetti che mi è piaciuto di più di questo progetto è stata la multidisciplinarietà, che mi ha permesso di confrontarmi con tante professionalità diverse, da ingeneri elettronici ad ingeneri meccanici.
Quale consiglio ti senti di dare ai tuoi coetanei?
La mia laurea è molto specifica e anche molto teorica, per questo quando ci si affaccia al mondo del lavoro spesso si incontrano delle difficoltà, temendo di non trovare un’occupazione nel proprio settore. Ad esempio quando ho inviato il Curriculum non c’erano posizioni aperte per il mio profilo, ma l’azienda ha comunque deciso di attivare un tirocinio per mettere alla prova le mie competenze. Per questo ritengo che l’opportunità del tirocinio non curricualre sia una grande occasione, perché permette alle aziende, grazie anche a delle agevolazioni economiche, di valutare l’inserimento di nuove risorse nel proprio organico, come nel mio caso. Il mio consiglio è di seguire sempre i propri obiettivi, e soprattutto le proprie passioni. Se si parte da questo, l’entrata nel mondo del lavoro diventa un obiettivo possibile.
Intervista pubblicata il 26/10/2020